Il pensiero, le scelte, l'azione, i gesti, il linguaggio di papa Francesco, sono oggetto di vari tipi di analisi da parte di credenti e non credenti. C'è un elemento ricorrente, e non solo nel vocabolario, quello della preghiera...
Perché questo libro.
Il pensiero, le scelte, l’azione, i gesti, il linguaggio di papa Francesco, sono oggetto di vari tipi di analisi da parte di credenti e non credenti. C’è un elemento ricorrente, e non solo nel vocabolario, quello della preghiera. Forse è qui il segreto che accomuna e ispira tutta la sua riflessione e la sua azione. Fin dal suo primo apparire sulla loggia delle benedizioni, ha domandato a tutti il silenzio, la preghiera e la benedizione, manifestandosi fin dal quel momento un “mendicante della preghiera”.
Le sue omelie a santa Marta, subito riportare sui giornali, e che ormai fanno parte del suo magistero quotidiano, nascono dal silenzio, dalla meditazione della parola di quel del giorno. Per comprendere il suo pensiero e la sua azione è pertanto necessario partire dal suo punto di partenza, dall’attento ascolto della parola di Dio e dalla preghiera che ne scaturisce. Il modo migliore per varcare la soglia e penetrare nel suo mondo è mettersi in ginocchio: ascoltare la parola, accogliere la sua riflessione, pregare.
Perché pregare la GMG
Ai giovani radunati a Rio per la GMG papa Francesco ha proposto molte riflessioni e prospettive di vita cristiana, tutte orientate all’uscire dalle sacrestie per divenire missionari. Ora tutto questo rischia di rimanere come un bel ricordo, mentre nell’intenzione del papa dovrebbe essere tradotto in scelte personali e ecclesiali. Di qui il presente tentativo di riprendere, riascoltare, meditare, tradurre in un rinnovato stile di vita il suo messaggio, camminando sulle vie - aspre ma non prive di intima gioia - tracciate dal papa. Ogni incontro è articolato perciò in una proposta di lettura o letture bibliche che fanno da fondamento alla riflessione del papa, per poi essere tradotta in preghiera, spesso usando le stesse parole o espressioni del papa.
Perché celebrare
La celebrazione, attraverso il linguaggio simbolico che le è proprio, ha la capacità di portare al presente gli eventi e le parole del passato per essere tradotti nella vita; come ebbe a dire il papa, celebrare significa “entrare nel mistero di Dio, lasciarsi portare al mistero ed essere nel mistero” (10 febbraio 2014). Di qui alcune proposte di celebrazioni dove, attraverso ascolto della parola di Dio, riflessioni, gesti simbolici, ci si propone di dar vita al messaggio del papa, farlo risuonare oggi, viverlo oggi.
Dalla quarta di copertina
La grazia della GMG è insondabile. La presenza del Vescovo di Roma porta sempre una ventata di Spirito Santo, ventata che si prolunga come un’onda nelle diocesi e parrocchie del mondo e nei giovani e adulti che si lasciano coinvolgere. Una grazia che non può restare né solo nei cuori dei partecipanti, né limitatamente nei discorsi. Essa deve tradursi in preghiera, celebrazione e da qui passare, quasi un travasare lo Spirito nel cuore della vita quotidiana per dargli uno sprint, uno slancio che rinnovi la vita dei cristiani. È quanto ci offre questo piccolo manuale di preghiera e di celebrazione. L’Autore da educatore nato, da liturgo esperto del vivere e del celebrare l’evento sempre nuovo dello Spirito, conduce per mano singoli e soprattutto gruppi e/o comunità a celebrare, partecipare e vivere quell’evento di grazia che è stata la GMG di Rio de Janeiro (22‚Äë29 luglio 2013) e a calare attraverso la preghiera e i gesti la caldissima parola di Papa Francesco che non può che riscaldare i cuori e incoraggiare tutti a una più che convinta adesione a Gesù, mano nella mano di Maria Santissima.
Marianna Micheluzzi
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