Ogni lunedì donboscoland pubblica un articolo di attualità. Questa settimana parliamo dell'alluvione in Emilia Romagna
In questi giorni tutto il mondo è in apprensione per quanto sta capitando in Emilia Romagna per le inondazioni a seguito delle fortissime piogge che hanno portato migliaia di persone a dover abbandonare le proprie case e scendere in strada per risistemare i danni provocati dall’alluvione.
E quando c’è da scendere in campo, in strada, i ragazzi non tradiscono: lasciano il divano, mettono in modalità silenziosa il cellulare, si mettono le scarpe più consumate e ci sono. Decenni dopo decenni: una forza che si rinnova. Naturalmente. Un esempio che si moltiplica. La migliore gioventù non se ne va, cambia gli attori protagonisti, ma non molla mai.
“I care”, il motto di don Milani, che significa “mi interessa”, adesso potrebbe essere il motto dei giovani che sono in Emilia Romagna a spalare, a dare una carezza ai nonni soli, a confortare chi ha perso tutto o quasi. Braccia e coscienza in un moto spontaneo che commuove.
Gli angeli del fango non muoiono mai: è uno stato d’animo, una scintilla che scatta nella sensibilità del cuore ferito da immagini e testimonianze. A Cesena in queste ore, ma anche in altri luoghi e città colpite in Emilia Romagna i ragazzi del 2000 ci sono: vanghe, stivali, guanti. Ci sono, sudano e sorridono.
Cantano “Romagna mia” con chi è stato colpito dall’alluvione della primavera tremenda e si danno appuntamento per il giorno dopo. Scuole chiuse, lezioni all’università rimandate: “Che restiamo a fare a casa? Meglio dare una mano” sono le parole che dicono i giovani dai 14 ai 25 anni.1
L'alluvione è avvenuta in una piana ALLUVIONALE. La Pianura Padana è una pianura alluvionale, cioè formata dal deposito di sedimenti trasportati dai fiumi ed è periodicamente inondata dalle sue acque con l'aggiunta di altri sedimenti.
Non c'è nulla di strano e nulla di sorprendente dal punto di vista geologico. Il riscaldamento globale sta amplificando questi eventi? Può darsi, ma ciò non significa che non ne siano già avvenuti altri in passato. Saranno centinaia, forse migliaia le alluvioni avvenute in pianura padana nel corso dei tempi geologici.
I grandi fenomeni naturali quali alluvioni, eruzioni vulcaniche, sismi, non si possono evitare.
Si può e si dovrebbe ridurre il rischio, quindi salvare vite e qualche edificio ma non evitare.
La differenza è sostanziale.2
1 fonte: luce.lanazione.it
2 fonte: Geopop
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