C'è chi nei piccoli flirt estivi mette il desiderio di sentirsi diverso, magari più intraprendente e disinibito di quel che è abitualmente nella vita di tutti i giorni, oppure una voglia insopprimibile di evasione da una quotidianità percepita come monotona e poco gratificante. Quel che è certo è che, quasi sempre, lo spirito con il quale si intraprendono gli amori estivi è molto più superficiale e disimpegnato rispetto al solito.
del 02 luglio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); La figlia(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));
         C’è chi approfitta della maggiore libertà di cui gode in vacanza per sperimentare piccole trasgressioni, magari lontano dal controllo vigile dei genitori, non di rado avvertito come opprimente e soffocante. 
          C'è chi, all’insegna di un certo consumismo dei sentimenti e delle relazioni, vive gli amori estivi con leggerezza e con scarso investimento affettivo, ben consapevole che si tratta di avventure destinate ad esaurirsi nel giro di poche settimane, o talvolta anche meno.
          C’è chi nei piccoli flirt estivi mette il desiderio di sentirsi diverso, magari più intraprendente e disinibito di quel che è abitualmente nella vita di tutti i giorni, oppure una voglia insopprimibile di evasione da una quotidianità percepita come monotona e poco gratificante. O, ancora, c’è chi è convinto di aver trovato l’amore vero, salvo poi rimanere deluso e frustrato nel constatare che la relazione, una volta tornati ognuno nella propria città e ai propri impegni, fatica a superare le difficoltà connesse con la distanza e, non di rado, si mostra molto più fragile ed inconsistente di quel che si era creduto. Per non parlare di tutti i malintesi e le incomprensioni che sorgono quando la storia viene affrontata e vissuta, da una parte e dall’altra, con intenzioni e aspettative diverse.
          Quel che è certo è che, quasi sempre, lo spirito con il quale si intraprendono gli amori estivi è molto più superficiale e disimpegnato rispetto al solito. Ma vacanza dallo studio equivale forse a vacanza dalla serietà e dai propri valori? Vacanza dal rispetto per se stessi e per gli altri?
          È relativamente facile lanciarsi a capofitto e in modo puramente emozionale in un’avventura estiva, senza porsi troppi problemi per il futuro e senza forti investimenti affettivi, nella consapevolezza che si tratta di amori “con la data di scadenza”, destinati a durare giusto il tempo di un’estate. Ciò che rende difficile, e bella, una relazione d’amore è la fatica di costruire il rapporto giorno per giorno, nella quotidianità, approfondendo sempre più la conoscenza reciproca e sforzandosi di rendere speciale e straordinario anche il banale e l’ordinario.
          Per questo è importante, per ogni adolescente, imparare a non confondere un’infatuazione momentanea, magari amplificata dal contesto romantico e spensierato di una vacanza, con l’amore vero e duraturo ed educarsi quotidianamente a un’affettività matura, responsabile ed esigente, che si sforzi di superare i limiti un po’ angusti di una cottarella estiva, per misurarsi con aspettative e sentimenti più autentici e profondi. 
La madre. Il cuore caldo La bella stagione è la cartina di tornasole dell’educazione affettiva di un adolescente.
          L'estate esplode con la voglia di vacanza e di evasione dalla routine, il desiderio di esperienze nuove e di relazioni gratificanti. Per i giovanissimi è il tempo del divertimento e dell’avventura; ma anche la tentazione di vivere nel segno del consumismo i propri sentimenti.
          Il cuore ha caldo e le occasioni non mancano: si sta un po’ più fuori di casa, lontano dal controllo degli adulti; ci si intrattiene a lungo con i coetanei e si assapora un tempo libero che può trasformarsi in spazio di piccole e grandi trasgressioni.
          La bella stagione è la cartina di tornasole dell’educazione affettiva di un adolescente: è il periodo in cui i genitori verificano se sono riusciti a insegnare ai propri figli che l’amore è una cosa seria e impegnativa e che gli affetti non possono essere gestiti soltanto in modo emozionale. Amare qualcuno non può essere ridotto a un passatempo giocoso; è una responsabilità da affrontare in modo non superficiale.
          Per i ragazzi tutto questo appare, oggi, quanto mai fuori luogo: una cotta estiva – dicono – non ha mai fatto male a nessuno. E sarebbe anche vero, se non fosse che può lasciare strascichi di vario tipo e, soprattutto, creare una sorta di assuefazione a vivere la relazione affettiva come un alimento a scadenza ravvicinata. A livello educativo, non importa se l’innamoramento estivo si trasformerà a poco a poco in un amore duraturo: quel che conta, è desiderare che ciò avvenga e impegnarsi lealmente per questo obiettivo. Con se stessi, perché i sentimenti non vengano sprecati e buttati al macero; con l’altro/l’altra, perché possa percepire e convincersi che è una persona speciale, degna di attenzione e di rispetto, e non soltanto il riempitivo di un periodo della vita meno oberato dagli impegni e che si vuole soltanto trascorrere piacevolmente.
          Se tutto questo è giusto e condivisibile, l’estate può allora diventare, per le famiglie, la palestra nella quale allenare i ragazzi a vivere l’apprendistato sentimentale, che consiste nell’educarsi a scegliere le strade più efficaci per maturare autentiche competenze sentimentali.
          Imboccando questa strada, è possibile scoprire come, accanto e forse prima di un’esperienza di coppia improvvisata, è fondamentale sviluppare altre forme di scambio con i coetanei: l’amicizia, soprattutto quando apre alla progressiva scoperta della complementarietà fra i due sessi; l’appartenenza a un gruppo capace di vivere forme valide di confronto e coeducazione; progetti condivisi di solidarietà e volontariato, che aiutano a percepirsi come soggetti capaci di farsi dono per gli altri e che offrono a tutti, gli adolescenti per primi, importanti occasioni di crescita.
Marianna Pacucci, Alessandra Mastrodonato
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