San Francesco di Sales è consapevole del fatto che dalla buona educazione della gioventù dipende il futuro della società. La chiesa controllava la maggior parte dell'istruzione, ma collegiate e monasteri erano interessati soprattutto ai ragazzi che volessero intraprendere una vita ecclesiastica. Cosa fare per gli altri?
del 31 agosto 2011
San Francesco di Sales
Pillole di santità  Carta d'identità Nome: Francesco di SalesResidenza: Thorens (Savoia, Francia)Nato il 21 agosto 1567Morto il 28 dicembre 1622Professione: sacerdote, vescovo Il santo giornalista           All'inizio della sua missione presso i Protestanti di Thonon Francesco si trova davanti alla proibizione data dai capi religiosi calvinisti alla popolazione di partecipare alle sue prediche. Come fare allora per diffondere il suo messaggio? Un giorno di gennaio del 1595 gli arriva un provvidenziale suggerimento, e poco a poco sotto gli usci delle case dei cittadini cominciano a comparire dei volantini stampati in cui Francesco annota le sue tesi . Gli intenti di Francesco di Sales giornalista sono due. Il primo consiste nel volere informare con esattezza i lettori riguardo alle posizioni della Chiesa Cattolica, in maniera da poter essere loro realmente utile. La seconda premura di Francesco è far sentire a chi legge l'affetto che nutre per loro: “non leggerete mai uno scritto diretto a voi da un uomo tanto affezionato al vostro bene spirituale come sono io”.Il 26 gennaio 1923 Pio XI lo proclama patrono di tutti i giornalisti e di coloro che scrivono su giornali o libri per promuovere o difendere la dottrina cristiana. Scuola e formazione            Francesco è consapevole del fatto che dalla buona educazione della gioventù dipende il futuro della società. La chiesa controllava la maggior parte dell'istruzione, ma collegiate e monasteri erano interessati soprattutto ai ragazzi che volessero intraprendere una vita ecclesiastica. Cosa fare per gli altri?A Thonon, ancora in buona parte protestante, dal 1601 grazie agli sforzi di Francesco è attiva una scuola elementare gesuita, ma dovrà essere presto lasciata ai laici per pressioni esterne. Il progetto di costruire classi medie e superiori deve essere rimandato.Francesco non si lascia scoraggiare: nel 1607 si avvia la Sainte-Maison, un istituto dove i protestanti neoconvertiti sono istruiti cristianamente e insieme imparano una professione. Questa valorizzazione dei mestieri artigiani è una novità per l'epoca, visto che le élites dell'epoca tendevano a disprezzare le 'arti meccaniche'.Tutto questo però riguardava solo i ragazzi. E per le ragazze? All'epoca per loro ci sono solo i monasteri femminili, ma questa strada non è adatta a chi non si sente chiamata ad abbracciare la vita religiosa. Francesco trova la soluzione nelle Orsoline, ordine preposto all'istruzione della gioventù femminile, e insisterà perché arrivino a Thonon. Il progetto riuscirà, anche se solo nel 1634. La guida spirituale           “Non mi si dica che tale impegno richieda più tempo di quanto disponga il vescovo di una diocesi gravosa come la mia […] perché compito dei vescovi è soprattutto perfezionare le anime”.           Francesco di Sales è direttore spirituale e confessore di molte persone di tutte le estrazioni sociali, e anche di molti membri della sua famiglia, compresa sua madre. Quando non può incontrarle personalmente, affida il dialogo a carta e penna, e il suo lavoro è instancabile: nonostante tutti i suoi impegni, si calcola abbia scritto circa ventimila lettere di direzione spirituale durante la sua carriera ecclesiastica!Perché così tante persone si rivolgono a lui? Semplicemente, con le sue predicazioni fatte durante le continue visite in ogni parte della sua diocesi, Francesco fa nascere nelle persone che lo ascoltano ildesiderio di dialogare con lui.Da ricordare tra tutti i suoi accompagnamenti spirituali è quello che ha con Giovanna Francesca di Chantal, che con il suo aiuto fonderà nel 1610 la Congregazione della Visitazione ad Annecy. Gli scritti           La Filotea è la prima grande opera scritta dal vescovo santo, edita nel 1609 e ristampata ancora oggi. Raccoglie le lettere di direzione spirituale che egli aveva scritto alla signora de Charmoisy. Con questo libro egli si propone di indicare a chiunque lo desideri come diventare “amante di Dio”. Il suo successo deriva dal nuovo metodo che Francesco propone per raggiungere la perfezione: null'altro che amore, come fine e come mezzo.Lo scritto più importante di Francesco di Sales è però un altro: il Trattato dell'Amor di Dio, edito nel 1616. Quest'opera è pensata per “aiutare l'anima già devota perché possa progredire nel suo progetto” e quindi è la naturale prosecuzione a approfondimento della Filotea.  Francesco e i giovani           “l'Educazione e il mantenimento di un figlio non sono altro che un'insieme di premure […] a lui necessarie, attuate e continuate nei suoi confronti fino all'età in cui non ne ha più bisogno”:significa educare il ragazzo finché non giunge a poter agire con libertà e piena consapevolezza nella propria esistenza. Come fare a educare efficacemente? Qui sta la novità di Francesco: le correzioni non devono essere guidate dall'ira, quanto piuttosto essere dolcemente ferme e giuste. Quelle migliori consistono nella promozione di quanto di buono c'è nella persona piuttosto che nel rimproverarne i difetti. Ricordando il suo detto: “Siate sempre più dolci che potete, e ricordatevi che si prendono più mosche con una goccia di miele che con un barile d'aceto”e senza dimenticare che “l'educazione è un viaggio lungo” che richiede pazienza e perseveranza.  Bibliografia:M. Wirth, Francesco di Sales e l'educazione, LAS, Roma, 2006G. Papàsogli, Come piace a Dio. Francesco di Sales e la sua 'grande figlia', Città Nuova, Roma, 1995 Doriano Peruzzi
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