Quest'anno sono stati 37 i membri della Famiglia Salesiana, 22 SDB e 15 FMA, a ricevere la Croce Missionaria e partire per le rispettive destinazioni...
del 28 settembre 2017
Quest'anno sono stati 37 i membri della Famiglia Salesiana, 22 SDB e 15 FMA, a ricevere la Croce Missionaria e partire per le rispettive destinazioni...
Dopo 148 anni, il sogno missionario di don Bosco continua.
Quest'anno sono stati 37 i membri della Famiglia Salesiana, 22 SDB e 15 FMA, a ricevere la Croce Missionaria e partire per le rispettive destinazioni.
Come ogni anno, in occasione di questo evento, l'Animazione Missionaria Salesiana organizza l'Harambèe a Valdocco.
Tra il 23 e il 24 settembre, circa 400 giovani di tutta Italia, tra i quali una piccola rappresentanza della nostra Ispettoria, si sono ritrovati per due giornate di confronto sulle missioni. La condivisione delle nostre esperienze missionarie sono state davvero molto belle e ci hanno fatto aprire gli occhi su nuove realtà.
Il primo giorno è intervenuto don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, il quale ha presentato alcune figure di santità missionarie. Infatti, ha spiegato don Cameroni, riprendendo uno scritto di San Giovanni Paolo II, la spiritualità missionaria è un cammino verso la santità.
Così abbiamo conosciuto il Venerabile Francesco Convertini, missionario in India e vissuto nella prima metà del Novecento, che, nonostante non fosse una cima con gli studi, aveva una passione indescrivibile per quello che faceva per gli altri ed era tanto amato dalla gente che era l'unico missionario che poteva entrare in una casa indù. Viaggiava a piedi di villaggio in villaggio, portando Cristo a tutti, in ogni casa, in ogni famiglia di qualsiasi credo religioso. Il missionario deve andare incontro alla gente nella loro quotidianità, e questo era quello che faceva.
Poi, tra gli altri, anche il Servo di Dio Attilio Giordani, padre di famiglia, che considerava l'Oratorio la sua seconda famiglia, e decise, assieme alla moglie, di seguire i figli già missionari in Brasile.
Uno dei momenti più intensi è stata la veglia itinerante con il Rettor Maggiore, dove abbiamo percorso i luoghi più significativi di Valdocco, tra i quali l'urna di Madre Mazzarello, per ricordare i 140 anni dalla prima spedizione missionaria delle FMA, partite nel 1877 per l'Uruguay.
Le tappe erano alternate da alcuni commenti e testimonianze attuali di missionari. E' stato molto toccante ascoltare anche le loro storie e come loro, con ogni mezzo, ma soprattutto con la loro bontà, carità e il loro vivere evangelicamente, donano loro stessi per gli altri.
Nella mattinata della domenica, dopo un breve incontro con don Franco Pirisi, che ci ha raccontato la sua esperienza di 42 anni di missione a Theran, abbiamo avuto modo, assieme al Rettor Maggiore e a Madre Yvonne, di conoscere più da vicino i nuovi missionari che di lì a poco avrebbero ricevuto la Croce Missionaria. I 37 missionari sono stati chiamati uno ad uno. Provengono da tantissime nazioni diverse e verranno destinati ad altrettanti Paesi. Assieme parlano più di 27 lingue; il più giovane ha 22 anni.
Dopo 148 anni dalla prima missione, i salesiani sono presenti in 134 nazioni. Molti vivono nella guerra, altri nella povertà, ma tutto questo non ferma la vocazione missionaria, la vocazione alla santità.
Poi, con la celebrazione presieduta dal Rettor Maggiore, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice che stanno per partire, hanno ricevuto la Croce Missionaria.
Don Àngel ha ricordato nell'omelia l’importanza di sentirsi chiamati a condividere la vita con le persone che raggiungeranno e che la missione è stata davvero fondamentale nell'Opera Salesiana e dopo 148 anni non si è mai fermata.
Aver condiviso questa esperienza con giovani, suore e salesiani provenienti da realtà diverse ci ha fatto comprendere più da vicino che, nonostante le difficoltà, non ci si deve mai arrendere, perché donarsi agli altri è il modo più santo di vivere la vita!
Alice
Versione app: 3.26.4 (097816f)