“Ti vedo ‘trasfigurato’: cos’è successo”? Vangelo e commento al Vangelo della seconda domenica di Quaresima
LETTURE: Lv 19,1-2.17-18; Sal. 120; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». Parola del Signore
Commento
“Ti vedo ‘trasfigurato’: cos’è successo”? È l’espressione che ci sentiamo dire quando, presentandoci a chi ci conosce, manifestiamo qualcosa di sorprendente, di insolito, di inatteso.
È quanto succede a Pietro sul Tabor, quando Gesù gli si mostra, in una “figura diversa” dalla solita, ‘trasfigurato’, appunto, in Luce brillante (= volto come il sole) e di straordinaria Bellezza (= vesti candide come la luce) suscitando in lui un incanto stupito. Gesù, trasfigurandosi, mostra ciò che Lui è in definitiva e di conseguenza mostra ad ogni uomo che cosa contiene la sua umanità.
Sì perché, come in Gesù, il “vero uomo”, c’è luce che genera “vita e bellezza,” la stessa realtà, pur nel limite che gli è naturale, c’è anche in ogni uomo,
che è “fatto d’Amore” (= soffio di Dio); è “ fatto ad immagine di Dio”; è “fatto poco meno degli angeli”; è “coronato di gloria e di onore”...
Mi piace pensare che Pietro abbia proprio intuito questo, quando esclama: «Signore, è bello per noi essere qui”!... È bello essere uomini! “È bello”: prima parola di Dio quando guarda le sue creature; prima parola dell’uomo nel giorno della sua creazione. “La vostra disgrazia è che non sapete quanto siete belli!” (Dostoevskij)
E Gesù fa questa rivelazione proprio alla vigilia della sua ‘Passione d’amore’, volendo mostrare che l’umano, assunto da Lui sulla Croce, si manifesterà d’ora in poi sempre, nella sua massima potenzialità: ogni esperienza di Croce, scelta per esprimere l’amore, non sarà mai l’annullamento di sé! Il proprio ‘io donato’ in amore, il vero ‘sacri- ficio’ (= agire sacro) sarà anzi ciò che dà pienezza all’umano, integrandolo con la ‘dimensione di Cielo’.
Accogliere la Croce per amare, sarà dunque liberare quel bene che è già in me, sprigionarlo da me, come un fiore che emerge dal bocciolo. Gesù ce lo conferma quando ci esorta in maniera accorata: “Rimanete nel mio amore!”... che vuol dire che ci siamo già dentro!
Ne conseguono importanti certezze che confortano e guidano i comportamenti:
prima di ogni falsità, in me provo il gusto per la verità, la lealtà, la trasparenza: Infatti noi ammiriamo infatti chi vediamo corretto, trasparente, fedele; così come invece ci fa schifo l’ipocrita, l’imbroglione, lo sleale, il disonesto... ”Sì signori, tutto questo c'è in tutti voi, ben chiuso in ciascuno e nessuno, nessuno ne sa nulla! E’ così profondamente nascosto, che già da molto tempo ha cominciato a sembrare inverosimile (Dostoevskij)
“Snidiamo dunque in ognuno la bellezza della luce che c’è in noi, invece di stare a fustigare le ombre nostre e quelle altrui” (Ronchi)
Ecco un sms da inviare per dire l’effetto più bello del vero amore: “Sto bene con te, perché tu fai venire alla luce la parte più bella di me!”
testo: salesiani Trento
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