Ripercorri le tappe salienti del Meeting Giovani MGS del 26 febbraio.
“Io vedo che è cosa buona, e tu sei cosa buona in un mondo meraviglioso. Te ne rendi conto?”
Inizia così il Meeting Giovani MGS che si è svolto domenica 26 febbraio all’Astori di Mogliano Veneto: con la voce di Dio (fuori campo) che dice a tutti la verità sulla nostra identità. Siamo esseri meravigliosi.
E meravigliosi sono stati gli oltre 600 giovani arrivati da tutto il Triveneto per una giornata di festa, ascolto, riflessione e preghiera, musica, danze e gioco! Una giornata favolosa.
Sulla scia del primo Meeting Giovani MGS di settembre, anche in questo incontro si è dato ampio spazio al “Noi ci s(t)iamo”, slogan che accompagna i momenti formativi dell’anno.
Come don Bosco andava a incontrare i giovani nelle carceri, cercando di far capire loro quanto potessero cambiare vita e riconoscere la bellezza di cui sono rivestiti e come Dio ha uno sguardo amorevole per loro, così don Claudio Burgio (sacerdote diocesano di Milano), ospite speciale per questo meeting, ha testimoniato il suo “stare” in mezzo ai giovani del carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano, di cui è cappellano.
Alternato a momenti teatrali messi in atto dal MGS play, don Claudio ha raccontato il suo lavoro in mezzo ai ragazzi più difficili ribadendo che “non esistono ragazzi cattivi”, parlando anche del rapporto che ha con molti artisti milanesi della trap (Baby Gang, Neima Ezza, Mambo Losco… sono tutti giovani passati nella sua comunità Kairos).
Tra i passi suggeriti per “Stare”, la voce fuori campo di Dio ha dato tre indicazioni concrete:
Primo passo: fai luce! Abbi il coraggio di condividere quello che hai dentro, le tue paure e i tuoi desideri. Apriti con chi hai accanto, abbi il coraggio di chiedere aiuto, di chiedere scusa, di ricucire le relazioni strappate. Parla, parla, parla...
Secondo passo: lasciati dissetare! Accettiamo l’amore che pensiamo di meritare… pensa che sei meritevole di un amore grande, prova a crederci! Qualcuno ti vuole veramente tanto bene e, ogni giorno, puoi essere ricolmato di un affetto vero e sincero.
Terzo passo: diventa tu pane! Spenditi per gli altri e prenditi cura di loro!
Concludendo con un riferimento a don Bosco, la voce fuori campo ha esortato tutti quanti ad essere come lui: “Anche don Bosco ti vuole come lui: un amico che si prenda cura degli altri. E tu? Ci stai?”
“Vivi una vita bella, buona, vera”, questo invece l’invito di don Juan Carlos (Superiore Regionale dei Salesiani in visita alle opere del Triveneto) rivolto a tutti i giovani durante l’omelia della messa, molto partecipata, al termine della quale c’è stato tempo per l'adorazione e la possibilità delle confessioni.
A rendere la giornata entusiasmante ci hanno pensato molti giovani venuti già il giorno prima a preparare la festa, con danze e giochi. Quasi 130 ragazzi hanno deciso di mettersi a disposizione per essere protagonisti di un meeting veramente giovanile. Hanno dimostrato di volerci stare.
“Vado io, mi aspettano, se vuoi vieni anche tu”, questa frase la scrisse in una lettera don Sergio Dall’Antonia, salesiano missionario in Romania per 26 anni e recentemente salito al cielo. È stato ricordato da don Igino Biffi al saluto finale della festa, additandolo come esempio di uomo disponibile a stare con i ragazzi mostrando loro il volto della gioia che viene dal servizio.
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