Nove maggio, festa dell'Europa. Sono in programma manifestazioni in tutti gli Stati dell'Unione. Fu lo stesso Arsène Heitz a rivelare che per il bozzetto della bandiera europea si era ispirato al simbolo mariano delle dodici stelle. Raccontò che, quando seppe del concorso, stava leggendo la storia della “Medaglia miracolosa”...
del 08 maggio 2009
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     Nove maggio, festa dell’Europa. Sono in programma manifestazioni in tutti gli Stati dell’Unione. Anche il clima è favorevole, con temperature primaverili e sole. Leggeri venti di brezza a spiegare le bandiere. Cerimonie, discorsi, celebrazioni, ricordi. E, per molti, torna la polemica riguardante il fatto che gli eurocrati non hanno voluto inserire nella Carta Costituzionale l’accenno alle origini cristiane dell’Europa stessa.
 
     Ma è una polemica che ritorna smorzata, rassegnata, quasi non convinta. Sembra un discorso troppo rimasticato e ormai lontano, senza vigore, indice di una fiacchezza, una rassegnazione  che è forse la vera malattia della nostra vecchia Europa.
 
     Comunque, riconoscimento di radici cristiane o meno, nessuno può negare che la parte migliore di tutti gli Stati che si sono aggregati nell’Unione, ha radici nella dottrina cristiana. Uguaglianza, fratellanza, diritti umani, democrazia, libertà, dignità della persona sono valori che provengono dalla “rivoluzione” portata da Gesù. Prima non esistevano.
 
      L’Europa è disseminata di monumenti, sorti lungo il corso dei secoli, che esaltano  i  valori cristiani. Gli ospedali, le istituzioni di aiuto agli ammalati, ai poveri, ai vagabondi, ai senza tetto, ai moribondi, ai malati permanenti, agli ultimi della società  sono frutto di singole persone che hanno attinto ispirazione per il loro agire dal  Vangelo. E similmente le scuole, le istituzioni educative, gli orfanotrofi, gli Istituti per studenti poveri, per ragazze madri; anche le Università, le grandi realizzazioni artistiche, le cattedrali, con i loro capolavori di pittura, scultura, architettura provengono da uomini che nella fede religiosa trovavano ispirazione e guida. E la stessa letteratura, la filosofia, la sociologia sono impregnate di valori cristiani. Il filosofo Gianni Vattimo, che ritiene giusto il non aver citato le radici cristiane nella  Carta costituzionale europea,  ha affermato:  <<La modernità europea è figlia della tradizione cristiana. Lo stesso Voltaire, per rifarci all'illuminismo, era certo più cristiano dei gesuiti e di Pio IX, quando predicava la fratellanza. L’Europa è il prodotto della tradizione classica, intensamente mediata da quella religiosa cristiana>>.
 
    E’ un fatto, quindi, che le radici dell’Europa provengono dal Cristianesimo. Negarlo sarebbe come negare l’evidenza. Per questo Papa Benedetto XVI, si è lamentato:  «Com’è possibile escludere un elemento essenziale dell’identità europea qual è il Cristianesimo, in cui una vasta maggioranza continua a identificarsi?…Questa singolare forma di apostasia da se stessa prima ancora che da Dio, non la induce forse a dubitare della sua stessa identità?».
 
     Comunque, al di là delle discussioni o delle amarezze, quando la bandiera Europea, con quel suo colore simile a un cielo estivo, sventola gioiosa in giornate di sole,  si dimenticano le polemiche e ci si sente bene. Felici di essere Europei. Tutti fratelli. Ma è la bandiera stessa a riaprire i ricordi e le discussioni. La sua storia, non a tutti nota, suggerire curiose ed emblematiche riflessioni.
 
     Il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di creare un'Europa unita indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. A Strasburgo venne costituito il Consiglio d’Europa con l’incarico di porre le basi di una futura federazione. Sempre nel 1950, il Consiglio bandì un concorso per  realizzare la bandiera della futura Europa unita. Arrivarono 101 bozzetti e venne scelto quello di un grafico alsaziano, Arsène  Heitz.
 
    Il bozzetto piacque molto.  Nel 1955, il Consiglio lo adottò ufficialmente, e la nuova bandiera venne diffusa in centinaia di migliaia di esemplari. Ma subito scoppiò lo scandalo. La bandiera era un perfetto simbolo mariano. E’ costituita, infatti, da 12 stelle poste in cerchio su sfondo azzurro. San Giovanni nell’Apocalisse,  al capitolo  12,  riferendosi alla Madonna, scrisse: “Apparve un segno grande nel cielo: una donna vestita di sole e sul suo capo una corona di dodici stelle”. E quella corona di dodici stelle divenne il simbolo della Vergine Maria. Simbolo che si vede in moltissime immagini realizzate lungo il corso dei secoli.
 
     Fu lo stesso Arsène  Heitz a rivelare che per il bozzetto della bandiera europea si era ispirato al simbolo mariano delle dodici stelle. Raccontò che, quando seppe del concorso, stava leggendo la storia della “Medaglia miracolosa”. La “medaglia miracolosa” è un oggetto di devozione che risale al  1800. Una religiosa, Suor Caterina Labouré, oggi santa, viveva in un convento a Parigi e aveva delle visioni della Madonna. Un giorno, il 27 novembre 1830, la Vergine le chiese di far coniare una medaglia  promettendo grazie a chi l’avrebbe tenuta con devozione, e fece vedere il bozzetto, come lei voleva la medaglia. La realizzazione fu piuttosto elaborata perché nessuno credeva alle parole della suorina, ma poi la medaglia venne coniata e diffusa in milioni  di esemplari nel mondo. Tra i credenti è ancora un oggetto diffusissimo ed ha fama di essere veramente prodigiosa, per questo viene chiamata la “Medaglia miracolosa”.
 
     Quella storia colpì molto Arsène  Heitz, cattolico e devoto della Madonna. Si procurò una di quelle medaglie e vide che da una parte è raffigurata la Vergine e  sull’altra un cerchio di dodici stelle che racchiude un anagramma costituito da una “M” (Maria), un “I” Jesus, sormontati da una croce. Subito, come egli stesso raccontò,  pensò di preparare un bozzetto per la bandiera europea con quel  simbolo mariano: le 12 stelle, su sfondo azzurro, il colore del cielo, in modo che la Madonna potesse proteggere gli abitanti di questo nuovo grande Stato.
 
   Il bozzetto di Arsène  Heitz vinse il concorso. Quindi, quell’Europa che non volle poi riconoscere le proprie radici cristiane, ha nella bandiera il più antico simbolo mariano. Non solo, in seguito fu stabilito che anche tutte le targhe automobilistiche europee portassero quel simbolo. E così, le dodici stelle in cerchio, simbolo della donna dell’Apocalisse, presenti sulla “Medaglia miracolosa”, sono, oggi, sulle targhe di tutte le automobili dell’Europa Unita, sulle bandiere che sventolano su tutti gli edifici pubblici dei vari Stati Europei. E c’è un altro particolare emblematico: la bandiera venne ufficialmente adottata dell’Europa Unita  nel 1955, il giorno 8 di dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, la più grande festa mariana cattolica.
 
Renzo Allegri
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