Madre Teresa è una donna che parla a tutti...
Più si è grandi nella santità più aumenta il rischio di essere relegati in un pantheon inaccessibile. Sarebbe il peggior servizio che si possa rendere a Madre Teresa, che scelse di vivere tra l’umanità piagata. Lei non è una santina da novene, ma una donna che parla a tutti. Lo dimostra il rispetto che le ha sempre riservato l’India induista; il fascino che ha esercitato nel mondo laico, culminato con l’assegnazione del Nobel per la pace; le testimonianze di chi era fuori dall’area dell’ortodossia cattolica.
Pier Paolo Pasolini fu il primo in Europa a scrivere di Madre Teresa, incontrata nel 1961 a Calcutta, «la sconfinata città dove ogni dolore e disagio umano tocca l’estremo limite, e la vita si svolge come un brulicante balletto funebre». Lo scrittore fu affascinato dalla religiosa di origini albanesi, allora semisconosciuta, e riportò nel suo diario: «È una donna anziana, bruna di pelle, alta, asciutta, con due mascelle quasi virili e l’occhio dolce, che dove guarda vede e ha nei tratti impressa la bontà vera. Devo dire che mai lo spirito di Cristo mi è parso così vivido e dolce». Tanta fu l’emozione provata, che Pasolini descrisse la minuta interlocutrice come «alta», ma il suo rimane forse il miglior ritratto di Madre Teresa, il più profondo.
Forse perché questa donna – che per lungo tempo ha vissuto la “notte della fede”, che ha conosciuto il dubbio e la fatica della ricerca di Dio – sa parlare anche ai “lontani”. Il suo sguardo ci proietta profeticamente al futuro, verso una Chiesa senza più porte perché tutti comprende e accoglie. Poco prima della morte, il cardinale Martini disse ad alcuni amici che erano andati a fargli visita che «la Chiesa è indietro di duecento anni, se non di trecento» e citò Madre Teresa, insieme a fratel Ettore (il religioso camilliano che a Milano si era dedicato ad accogliere i diseredati), come esempio di persone che, pur con caratteri difficili, avevano avuto delle vere intuizioni dello Spirito. Quelle che servono alla Chiesa di oggi.
Enzo Romeo
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