Chiedo umilmente scusa a tutti per il disturbo, ma desidero condividere con voi qualche mia riflessione ed esporvi quello che credo sia un problema diffuso. Chiedo semplicemente due favori: di leggerla e darmi un consiglio...
del 19 gennaio 2008
Ciao,
questa mail non vuole essere una protesta contro nessuno e non vuole prendere posizione contro nessuno.
Chiedo umilmente scusa a tutti per il disturbo, ma desidero condividere con voi qualche mia riflessione ed esporvi quello che credo sia un problema diffuso. Chiedo semplicemente due favori: di leggerla e darmi un consiglio.
 
Mi chiamo Massimo, ho 32 anni e vivo a Rimini, lavoro felicemente come operaio in una fabbrica. Dico felicemente perché mi rendo conto che non tutti i miei coetanei possono vantare un lavoro, come il mio, considerato 'sicuro'.
E' da un po' di tempo che mi sento dire, da tutte le parti, che i giovani della mia generazione sono 'legati alla gonna della mamma', che non hanno gli attributi, il coraggio di abbandonare il tetto dei genitori, la voglia di mettersi in gioco...
 
Allora ho pensato di fare una botta di conti per capire se siamo davvero 'colpevoli' di quello che ci viene attribuito, e ho provato a calcolare:
·        quanto guadagnano in media i ragazzi della mia età;
·        quanto costa, in media, una casa nella mia zona;
·        quanto, in media, si spende per mangiare, vestirsi, bollette, macchina, assicurazioni,  e svago, perché credo che in fondo sia comunque importante anche avere qualche divagazione... in un anno.
 
Signori miei, dopo qualche minuto mi sono fermato, ho capito che fare una media non serviva a niente, perché in fondo una media è un numero, e allora sono partito da me, dalla mia situazione, dal 'mio orticello', e seguendo questo pensiero ecco come mi sono mosso:
Sono andato in pi√π banche, ho chiesto informazioni per un mutuo casa, e mi sono sentito chiedere una cifra pari a circa il 70% del mio stipendio, per un mutuo di 30 anni, ripeto 30 anni!!! Poi mi hanno chiesto la firma dei miei genitori, quindi di rimanere comunque legato alla gonna di mia mamma.
 
Ora, mi dite come faccio con il restante 30% a pagare assicurazioni, bollo, bollette e spese varie, e svago (anche se credo che a questo punto per questa voce del bilancio non sia rimasto proprio niente!).
Giusto per puntualizzare: la casa vista e presa in considerazione era un bilocale, ed era ovviamente ancora da arredare (e con quello che costano si spera che mobili ed elettrodomestici durino più di 30 anni, anche perché prima non potrei più permettermene altri). Inoltre devo fare affidamento sul fatto che la mia amata automobile non mi abbandoni fino almeno al 2038.
 
Con tutto questo non voglio essere tragico, distruttivo o pessimista, voglio solo cercare di far capire che è veramente difficile da soli,
che sono, anzi siamo, praticamente obbligati da questa situazione a chiedere aiuto alla famiglia (quando, come nel mio caso, fortunatamente è disposta a farlo), ma ritengo questa cosa non giusta!!!
Vorrei solo concludere con una piccola considerazione, tutti i miei amici, conoscenti e colleghi, o la maggior parte di loro, vive in un appartamento dei genitori, o comprato grazie ai genitori, o vive ancora con i genitori... e tutto questo non è bello, specialmente quando non si ha altra scelta!!!
 
Ho pensato anche di lanciare una iniziativa: il 15 e 16 di febbraio, se condividete questo mio pensiero, mettete un nastrino giallo allo specchietto dell'auto. Potrebbe essere un primo segno di condivisione silenziosa ma decisa di un problema comune. Sperando che le cose possano cambiare davvero.
 
Grazie!
Massimo Innocenti
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