La missione inizia da casa nostra!

Ottobre mese missionario

La missione inizia da casa nostra!

da Teologo Borèl

del 01 ottobre 2002

Cari ragazzi,

 

 

eccomi qui per il primo appuntamento del nostro anno formativo. Come sapete il mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla missione. Immagino che a sentire questa parola subito pensiate a Nigrizia e alla missione nell'Africa nera (siamo i Watussi!), e non avete tutti i torti. Qualche anno fa anche don Bosco si è lanciato in fascia in Paragonia e nella terra del fuoco. Un trionfo! L'america Latina divenne la prima e più importante realtà missionaria della sua congregazione nascente: i salesiani.

 

 

Molte realtà parrocchiali vi ricorderanno che questo mese è un mese operativo di impegno missionario (è importante partire dalle piccole cose e non da grandi ideali) che può voler dire partecipare a gruppi missionari, raccolte varie, mercatini, pagine web di sensibilizzazione, commercio equo...

 

 

Ma tante volte purtroppo questa importante dimensione della nostra vita cristiana ci passa sopra la testa perché lo consideriamo o troppo distante da noi o affare che non ci riguarda. Sarà proprio vero? (ci penso 10 secondi non leggendo quello che c'è scritto dopo!).

 

 

 

 

 

Grazie perché sei onesto e riconosci che c'è ancora molta strada da fare.

 

 

 

 

 

Don Bosco quando qualcuno gli chiede di poter andare in missione, lui spesso risponde dando qualche dritta sulla necessità di impegnarsi già nella realtà in cui si vive e non trascura alcuni suggerimenti pratici quali l'accorgersi di chi mi sta accanto ed è in difficoltà, aprire gli occhi su situazioni che incontro quotidianamente di disagio, fare il primo passo nel riconciliarsi con il fratello, non chiudere la porta in faccia a chi mi chiede una mano!

Insomma la missione comincia da casa nostra.

 

 

 

 

 

Digital divide: è un aspetto da non sottovalutare, non che dobbiamo buttare via il nostro computer per fare solidarietà ma utilizzare i mezzi di comunicazione fra cui internet per sensibilizzarci e crescere concretamente nella carità cristiana. Insomma dal monitor alla concretezza delle persone in difficoltà.

 

 

 

 

 

Che cosa vi propongo questo mese? Ogni giorno mi guardo attorno e scopro dove essere 'missionario' tra le persone che ho accanto.  Questo lo posso fare solamente ricordandomi che il primo Grande missionario è stato Gesù che concretamente si è preso cura, si è commosso, si è interessato di chi chiedeva aiuto. Lui ci ha lasciato lo strumento principe per la missione: la preghiera del padre nostro che in ottobre potrebbe diventare la 'mia preghiera quotidiana'.

 

 

 

 

 

Un abbraccio

 

 

 

 

 

Il vostro teologo.

don Giovanni Battista Borel

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