Con un gioco di parole si sono chiamati “The s-hope”. Sono un gruppo di ragazzi toscani che recuperano capi di moda, li vendono su Internet e donano il ricavato in solidarietà...
del 15 dicembre 2017
Con un gioco di parole si sono chiamati “The s-hope”. Sono un gruppo di ragazzi toscani che recuperano capi di moda, li vendono su Internet e donano il ricavato in solidarietà...
«Questa cultura dello scarto sta facendo del male a tutti noi, ci toglie la speranza».
Le parole di Papa Francesco devono aver risuonato parecchio nel cuore dei ragazzi che hanno dato vita a un e-commerce di moda decisamente particolare. A giudicare da alcuni scatti fotografici della loro vetrina on-line non si coglie alcuna differenza con le piattaforme più glamour e gettonate, ma lo scopo di questo progetto ha una vocazione molto distante dal fashion-victim, perché vuole combattere proprio quella “cultura dello spreco” che occupa ancora tanta parte dei nostri consumi, specialmente nel mondo della moda e dell’abbigliamento.
E stiamo parlando di un manipolo di ragazze e ragazzi che dal cuore della Toscana, tra Firenze e Montevarchi, dedicano la quasi totalità del loro tempo libero a quella che potremmo a tutti gli effetti definire come una start up della solidarietà. Hanno tra i 18 e i 30 anni e fanno tutto loro. Recuperano capi di moda, improvvisano set fotografici, si occupano della descrizione di ogni prodotto, pubblicano, vendono, spediscono e soprattutto, donano. Perché i proventi di ogni acquisto vanno a sostegno della Casa Famiglia Caritas del territorio, una casa famiglia di prima accoglienza che ospita dalle 30 alle 35 persone che arrivano qui dopo aver perso il lavoro o a seguito delle difficoltà economiche causate da una separazione o altro. Al Centro di Ascolto Caritas si rivolgono tutti i giorni e senza alcun limite di orario famiglie in difficoltaÃÄ in cerca di un aiuto economico, oppure famiglie in cerca di assistenza per un familiare malato, persone in cerca di lavoro, di un pasto, di un cambio di abiti, di una doccia calda. Ecco perché diventa più che mai importante capire come aiutare i giovani volontari del Progetto Francesco The S-Hope, proprio in questi giorni che il Natale porterà nelle nostre case nuovi capi a debordare nei nostri armadi.
Il sogno di questi ragazzi è quello di poter abbandonare le pagine di e-bay per poter gestire questo bellissimo progetto all’interno di una piattaforma digitale tutta loro, perché sono convinti dell’importanza di valori come la solidarietaÃÄ e la promozione di un uso consapevole del consumo, volto allo sviluppo di un bene comune. Ecco perché all’interno di questo e-commerce, acquistare un capo di abbigliamento o un accessorio moda sublima l’aspetto consumistico in un atto di solidarietà. E visto che si avvicina il periodo dei buoni propositi, qui ci sono una serie di piccole indicazioni per aiutare il sogno di questi ragazzi: ovviamente comprando uno dei capi in vendita su ebay (francescotheshope è il nome del negozio), donando uno o più capi “importanti” del proprio guardaroba, coinvolgendoli nella realizzazione di eventi pubblici e privati per diffonderne il messaggio, condividendo questa storia sui propri canali sociali e collegandosi alle loro pagine Facebook e Instagram per amplificare il più possibile questa iniziativa.
Buon Natale e buon consumo nuovo.
Paolo Iabichino
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