La considerazione da farsi è soltanto quella di un'evidenza lampante: quando l'uomo interviene nelle sfere della sessualità, forzandola ad esigenze legate a disarmonie e scompensi di origine psicologica, di non accettazione di sé, quel che ne nasce è soltanto un estremo caos; un disordine aggiunto al disordine.
del 28 marzo 2008
USA, trans diventerà «mammo».
Incinta uomo con organi femminili.
Prima ha deciso di diventare uomo, poi ha pensato di mettere al mondo un figlio.
 
E’ questa l’incredibile storia di Thomas Beatie, un americano di Portland, che durante il percorso per cambiare sesso ha mantenuto gli organi riproduttivi femminili e interrompere l’uso di testosterone per poter rimanere incinta.
Nonostante l’ambiente della sanità si opponesse all’inseminazione artificiale, Beatie e sua moglie diventeranno genitori a luglio. L’ex donna ora uomo ha deciso di raccontare la sua inedita esperienza alla rivista gay The Advocate.
 
Thomas ha svelato che otto anni fa decise di diventare uomo, facendosi operare e iniziando una terapia di testosterone. Nessun intervento, invece, agli organi sessuali.
Nel frattempo è diventato maschio anche per la legge e ha sposato Nancy, che è diventata sua moglie. La donna, però, non poteva avere figli e quando è arrivata la conferma di questo intoppo, Beatie ha deciso di mettere al mondo un bambino lui stesso.
 
Le difficoltà sono state notevoli perché nessuno voleva partecipare a questo «esperimento». Così la coppia ha deciso di acquistare dello sperma in modo anonimo.
Dopo un primo tentativo andato male, finalmente Thomas è rimasto incinta di una bambina. «E’ incredibile essere un uomo incinta», ha detto. (1)
 
A spiegare come possa essere accaduto il fatto, leggiamo quanto riportato in un altro articolo presente su internet; si tratta di un’intervista.
 
«Francesco Fiorentino, lei è un genetista ed esperto di inseminazione artificiale, com’è possibile che un trans possa rimanere incinto? ‘Semplicemente perché lui è ancora una lei. Ha preso solo le sembianze di un uomo ma biologicamente e geneticamente è rimasta una donna’. E come ha fatto? ‘Si è fatta togliere il seno e ha preso il testosterone che l’ha trasformata fenotipicamente (cioè dal punto di vista delle caratteristiche individuabili con un esame superficiale, ndr) in un uomo, con peli e sembianze maschili. Ma non si è asportata le ovaie e sessualmente l’apparato genitale è rimasto quello di una donna’. Ma i farmaci a cosa servono allora? ‘Hanno solo l’effetto di provocare una sessualità secondaria. Quando il trans li ha sospesi è ritornata biologicamente una donna con valori ormonali idonei per avere una gravidanza’. Con un’inseminazione casalinga? ‘Le banche del seme spediscono sperma a domicilio e lei se li è iniettati nella vagina rimanendo incinta. Insomma un trans donna può rimanere incinta mentre un trans uomo non potrebbe mai avere un figlio perché anche ricostruendosi una vagina, non avrà mai le ovaie che producono i gameti femminili e dunque anche una gravidanza’». (2)
 
Non si tratta di stracciarsi le vesti, o di giudicare persone, che evidentemente, pi√π di tutto, hanno bisogno di aiuto, non fosse altro per chiarirsi le idee su quel che si vuole nella vita.
La considerazione da farsi è soltanto quella di un’evidenza lampante: quando l’uomo interviene nelle sfere della sessualità, forzandola ad esigenze legate a disarmonie e scompensi di origine psicologica, di non accettazione di sé, quel che ne nasce è soltanto un estremo caos; un disordine aggiunto al disordine.
Non esistono vere vie d’uscita per chi non voglia accettare il male come proveniente dal peccato.
Anche l’estremo subbuglio esistenziale che possa insorgere nell’animo umano di chi voglia o senta la necessità di cambiare sesso, ha origine nello scompiglio spirituale generato dal peccato.
 
Non ci sono cure mediche, chirurgiche o farmacologiche per questo: occorre molta umiltà, preghiera, ascolto della Parola di Dio e voglia di essere cambiati dentro da Colui che veramente ci ama proprio come siamo, anche completamente stonati rispetto alla natura. Scoprire quindi di essere voluti come si è, conseguenza della conoscenza sublime dell’amore di Cristo, è la vera soluzione per dissolvere conflitti esistenziali di ogni natura.
 
Contrariamente quindi al comune sentire, per il quale la risoluzione più semplice e comoda è quella di «cambiare sesso», il cristiano sa che deve cambiare il cuore, per comprendere davvero di essere capace di cambiare vita.
 
Forse suonerà fuori moda o utopistico, ma chi scrive è convinto che questa sia l’unica vera via d’uscita per chiunque voglia trovare la piena armonia con Dio e quindi con se stesso, gli altri e la natura da Dio stesso creata.
Stefano Maria Chiari
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