Non c'è dubbio: per don Bosco, l'Eucaristia e Maria Ausiliatrice sono le due grandi devozioni che sostengono la Chiesa nella sua missione e la difendono dai pericoli. La Chiesa è generata dal Corpo eucaristico del Signore, ma questo è il corpo che Maria ha generato e sacrificato. La Madonna porta a Gesù.
del 23 maggio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
150 anni del Sogno delle due colonne (30 maggio 1862 – 30 maggio 2012)
          Una tiepida sera di maggio del 1862, con la consueta abilità narrativa don Bosco raccontò: “Figuratevi di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile.
          A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici. In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’ostia di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”. Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, superando ogni ostacolo, guida la nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catena che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catena che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata. Allora succede un gran rivolgimento: tutte le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda”.
          Desideriamo richiamare il sogno “delle due colonne”, sia perché ricorre il 150° di questa visione profetica di don Bosco, sia per l’interesse che ha sempre suscitato, in quanto il sogno presenta la guerra che in questi ultimi secoli è stata scatenata contro la Chiesa al fine di affondarla.
          Sono impressionanti il dispiegamento di mezzi dei nemici di Cristo e della Chiesa e l’odio che li anima. Sullo sfondo si intravede la ferocia del drago che, dopo aver tentato di ghermire il Bambino, insegue la Donna ovunque tenti di rifugiarsi. La grande nave, che ha per timoniere il Papa, solca il mare in tempesta, è assalita e combattuta, ma giunge ad attraccarsi tra le due altissime colonne sulle quali stanno rispettivamente l’ostia eucaristica e la statua dell’Immacolata con la scritta “Aiuto dei cristiani”. Subito cessano gli attacchi e si fa una grande bonaccia.
          Se il papa beato Giovanni Paolo II ha guidato la barca della Chiesa ancorandola alle due colonne, in particolare con l’anno del Rosario e l’anno eucaristico durante il quale ha chiuso la sua grande missione, il papa Benedetto XVI ammonisce e guida con la forza della verità la barca della chiesa in questi tempi di prova e di persecuzione. Alla vigilia della sua elezione affermava: “Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via.
          Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice san Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). E consapevole delle prove interne ed esterne che accompagnano la navigazione della chiesa tra i flutti del mondo ci ricorda: “Per la Chiesa il Venerdì Santo e la Pasqua esistono sempre insieme... La Chiesa – ed in essa Cristo – soffre anche oggi. In essa Cristo viene sempre di nuovo schernito e colpito; sempre di nuovo si cerca di spingerlo fuori del mondo. Sempre di nuovo la piccola barca della Chiesa è squassata dal vento delle ideologie, che con le loro acque penetrano in essa e sembrano condannarla all’affondamento. E tuttavia, proprio nella Chiesa sofferente Cristo è vittorioso. Nonostante tutto, la fede in Lui riprende forza sempre di nuovo” (Omelia 29 giugno 2006).
          La nave è – fin dagli inizi del cristianesimo – immagine della Chiesa. Ebbene, non c’è dubbio: per don Bosco, l’Eucaristia e Maria Ausiliatrice sono le due grandi devozioni che sostengono la Chiesa nella sua missione e la difendono dai pericoli. Il sogno ha una valenza ecclesiale di perenne attualità. In successione, Cristo Risorto, presente nell’Eucaristia, Maria assunta nella Gloria e a Lui associata nell’opera della salvezza, e il Papa pastore e centro visibile di unità nella fede, sono gli intramontabili punti di riferimento per la Chiesa di tutti i tempi. Lo sono oggi per l’educazione dei giovani nella fede, per una vita spirituale viva, per l’efficacia della nuova evangelizzazione, per l’autenticità del nostro senso di Chiesa. Don Bosco, sulla scia di numerosi santi, ci ha insegnato che la Chiesa procede sicura quando è saldamente ancorata alle “due colonne” dell’Eucaristia e di Maria. Insieme rappresentano un’unità d’amore concreta: insieme realizzano la totalità di Cristo, che non esiste senza la sua Chiesa; insieme realizzano la pienezza della Chiesa, che non esiste senza il suo Signore; insieme sono il corpo di Cristo, perché la Chiesa è generata dal Corpo eucaristico del Signore, ma questo è il corpo che Maria ha generato e sacrificato. Gesù e Maria per don Bosco sono vivi e presenti nella storia, sono i due risorti che intervengono potentemente a favore della Chiesa. La Madonna porta a Gesù. Ma il modo di presenza reale di Gesù, a cui conduce Maria, è quello del mistero eucaristico.
 
Preghiera
O Padre, Tu hai dato l'Immacolata Vergine Maria, madre del tuo Figlio, come ausiliatrice e madre al popolo cristiano, perché affronti intrepido il buon combattimento della fede, e saldamente ancorato all'insegnamento degli Apostoli, proceda sicuro fra le tempeste del mondo, fino a raggiungere la perfetta gioia nella patria celeste. Concedici di vivere sempre sotto la sua protezione e fa' che nelle prove della vita la sentiamo sempre vicina come soccorritrice e madre. Per Cristo nostro Signore. Amen!Don Pierluigi Cameroni
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