Quello che dovete fare adesso per l'università, per il lavoro o per la vita è mettervi in gioco, seguire la vostra passione e provare a ragionare da soli, con le vostre teste e i vostri cuori...
“Voglio fare una tesina sul senso di colpa”.
“Perché, Marta, come mai?”
“Perché mi sento in colpa, perché la mia vita è piena di sensi di colpa, studio compreso, e voglio provare a raccontarli”.
È passato un po’ di tempo dall’esame di maturità di questa ragazza, ma qualcosa della sua caparbietà mi è rimasto impresso. Ad esempio la sua voglia di descrivere un sentimento, poi la disponibilità di affidarsi alla letteratura perché fosse “lei” a parlarle, quasi come un’amica, e fosse ancora “lei” a spiegarle, in prosa o in versi, tutto quanto il suo animo già conosceva ma che non era mai riuscito a descrivere.
Per la prima volta ho avuto la testimonianza concreta della sete con cui una persona cerca risposta ai suoi dubbi, soluzione ai suoi problemi, sostegno al suo sconforto e lo cerca studiando, credendo in quello che fa, al contrario di quanto pensano in molti. I ragazzi sanno raccogliere le loro ceneri per rinascere. Meravigliosamente!
Il riscatto, la personalità, il talento è mettere se stessi in ogni cosa, a partire dallo studio. ”Una tesina originale è un tesina che sia ‘mia’ e non c’è nulla di più personale di questo!”.
La scelta di un argomento nel piccolo è un po’ come, in grande, la scelta di una facoltà: il modo e il mezzo per riconoscersi! Questa ragazza mi ha ricordato la fatica e il coraggio di quell’età, le battaglie fatte per un’idea, la scelta osteggiata di un corso di studi. E poi mi ha ricordato le difficoltà e le emozioni dell’esame, i sogni, i progetti, e quel fatidico “vorrei diventare…”. In fondo la maturità dovrebbe essere il loro trampolino, la loro prova per affrontare la vita.
Per questo motivo a tutti i ragazzi che stanno per fare, o hanno già fatto, una scelta, auguro di correre il rischio, magari come Marta, o come chissà quanti altri studenti che non hanno scelto “un” argomento ma l’argomento, il loro argomento.
Quello che dovete fare adesso per l’università, per il lavoro o per la vita è mettervi in gioco, seguire la vostra passione e provare a ragionare da soli, con le vostre teste e i vostri cuori perché, forse meglio di chiunque altro, riconoscono il talento che avete!
Marta ha ricevuto i complimenti dalla sua commissione d’esame perché è riuscita a trasmettere in quel che ha esposto una grande passione. Il suo orale trasudava di energia, era un concentrato di dedizione e spirito di rivalsa. Magari è riuscita a debellare quel senso di colpa o, forse, dopo averlo conosciuto meglio, ha imparato a conviverci. Sopra ogni cosa ha avuto il coraggio e la diligenza di affrontarlo con le parole dei più grandi scrittori, con i dipinti degli artisti, le rime dei migliori poeti.
La sua lezione più bella è per chi ha creduto in lei, o per chi, in 5 anni di liceo, non l’ha mai conosciuta, per i diplomati che adesso hanno bisogno di un pizzico di coraggio in più, per chi non sa riconoscere la sua strada, e per chi ha una paura matta di andare controcorrente…
Domenico Cassese
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