Dal 17 al 19 siamo stati in Romania, per il Meeting MTS. Un'esperienza indescrivibile...
Il 17 aprile abbiamo volato fino a Bacau per condividere con i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Romania e Moldavia il Meeting MTS 2015.
130 giovani animatori provenienti dagli oratori di Bacau, Chisinau, Constanta e da qualche parrocchia vicina, si sono trovati assieme per tre giorni di preghiera, gioco, formazione.
Titolo dell’incontro: CU TINERI PENTRU TINERI. NOI DOI VOM FACE TOTUL JUMI-JUMA. (Giovani per i giovani. Noi due faremo tutto a metà).
Che dire…sono stati giorni davvero intensi! Qualsiasi cosa si dica per raccontare questa esperienza, risulta riduttiva. Tuttavia, ci proviamo ugualmente.
Innanzitutto quello che più ci ha riempito il cuore è stata la gioia dei giovani, la loro voglia di mettersi in gioco, la sete di formazione e il desiderio di condividere con don Bosco la sua missione di portare tutti a Gesù.
La Romania è lontana dall’Italia, è un paese diverso dal nostro e forse tanti di noi ne hanno un’idea distorta, limitata al “sentito dire”. Una ragazza mi ha chiesto se mi ero trovata bene con loro a Bacau; quando le ho risposto con un “SÌ!” entusiasta mi ha detto, con le lacrime agli occhi: “Sono felice di sentirtelo dire! Sai, noi rumeni siamo visti male dalla gente e questo ci fa soffrire.”
La Romania che abbiamo incontrato noi, invece, è una terra piena di luce!
L’accoglienza e la voglia di coinvolgerci nel gioco, nelle danze e nei momenti informali ci hanno davvero stupiti e ci hanno fatto tanto bene. Per noi che viviamo in Italia, pensare alle case della Romania e della Moldavia – che sono nella nostra Ispettoria INE – non è scontato, perché le sentiamo lontane. Invece sono tanto vicine a noi: don Bosco lì parla al cuore dei giovani come parla al nostro. Il carisma salesiano ci unisce, ci lega e questo lo abbiamo visto molto bene quando siamo arrivati a Bacau.
I momenti formativi erano incentrati sulla figura di don Rua, sul donarsi (fare a metà) e sull’essere “giovani per i giovani”. Per imitare don Rua, bisogna conoscere don Bosco leggendo la sua vita, i suoi scritti, andando alle fonti, ma non basta: non possiamo fare quello che faceva lui, dobbiamo fare COME faceva lui! Siamo quindi chiamati a vivere ogni giorno con lo stile salesiano, non solo quando facciamo servizio.
Possiamo dire di conoscere don Bosco, però, solo se conosciamo Gesù. La luce di don Bosco è la luce di Gesù! I santi ci indicano chi è il vero modello da imitare: Colui che ha donato se stesso per noi, il Risorto.
Ha detto Papa Francesco: “Sapete qual è lo strumento migliore per evangelizzare i giovani? Un altro giovane.” (Santa Messa per la XXVIII GMG, 28 Luglio 2013)
La domanda finale della formazione è quindi stata: “Vuoi essere un giovane che accende il cuore di un altro giovane e lo accompagna a Gesù?”.
Possiamo dire senza alcun dubbio che i giovani di Bacau, Chisinau e Constanta vogliono impegnarsi in questo, vogliono essere persone che fanno la differenza! Che bello!
Siamo partiti senza sapere bene cosa ci aspettava. Siamo tornati avendo ricevuto molto più di quello che abbiamo donato.
Molti di voi si chiederanno come abbiamo fatto con la lingua…beh, dobbiamo ringraziare la grande disponibilità di alcuni che – conoscendo l’italiano – hanno tradotto per noi, aiutandoci a capire e a farci capire! Abbiamo imparato qualche parola, ma ci siamo ripromessi di tornare conoscendo un po’ di più il rumeno…
Bisogna infine spendere una parola sui salesiani che erano presenti. Che emozione vederli in mezzo ai giovani! La dedizione amorevole, l’umiltà e la semplicità di questi sacerdoti sono un dono grande che ci siamo portati a casa. La gratitudine che i ragazzi hanno verso don Corneliu, don Gianfranco, don Iosif, don Sergio Bergamin, don Sergio Dall’Antonia, don Sandro e don Venceslau è commovente: sanno che da loro ricevono un tesoro speciale, di quelli che durano nel tempo. Grazie, vedere voi stare con i giovani è stato come vedere don Bosco!
Il Meeting MTS 2015 di Bacau è stata un’esperienza intensa, che ci ha cambiati e ci ha guarito un pezzetto di cuore.
Ai giovani rumeni e moldavi presenti vorremmo dire: vi siamo davvero riconoscenti per ciò che siete! Mul»õumesc! Continuate ad essere così belli e ad impegnarvi nel fare del dono uno stile di vita. Ciao e… pe curând!!
Antonio, Chiara, Nicola e don Silvio
Chiara Succol
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