MGS Biennio - Incontri che cambiano

3 incontro

Il tempo è già passato così in fretta e il percorso dei tre incontri di gruppo biennio di questo anno si è concluso. Però devo dire che lo ha fatto con un lancio verso l’estate!

Il tempo è già passato così in fretta e il percorso dei tre incontri di gruppo biennio di questo anno si è concluso. Però devo dire che lo ha fatto con un lancio verso l’estate!

Sono stata contenta di aver partecipato a tutti e tre gli incontri ma questa volta è stato un po’ diverso perché noi ragazzi del biennio eravamo insieme anche a quelli del triennio. Devo dire che mi ha fatto bene stare con loro e condividere dei momenti perché ho visto cosa può offrirmi il futuro: la loro carica e gioia nel ritrovarsi nello stare insieme mi ha proprio fatto capire che il prossimo anno, dopo i due fatti di biennio, continuerò con il gruppo triennio. Chissà cosa si farà se ci sono ragazzi così felici di partecipare!?

Comunque sono stata soddisfatta anche questa volta dei vari momenti e temi affrontati. Penso che non potesse esistere una coincidenza più grande di così perchè ero partita da casa con un grande dubbio e proprio in questi due giorni si è parlato di questo! Mi sono ritrovata a parlare anche con altri ragazzi che stanno vivendo le mie stesse cose: della difficoltà ad aprirmi e di mostrare la vera me almeno a pochi amici ma veri.

Già da sabato nella dimensione ho riflettuto sul fatto che se prendo confidenza con me stessa e mi libero dalla paura del giudizio altrui posso migliorare il mio modo di stare con gli altri. Mentre la domenica sono stata colpita innanzitutto dai tre momenti formativi.
Nel primo abbiamo parlato di una navicella spaziale spedita nell’universo il secolo scorso e che contiene un disco in cui sono incisi dei suoni più belli e caratterizzanti della Terra perché così, se mai dovesse essere trovata da entità aliene, queste possano scoprire la bellezza del nostro pianeta. Allo stesso modo anche noi possiamo puntare sui suoni più belli e caratterizzanti di noi per donarli agli altri.
Nel secondo momento formativo abbiamo parlato invece della figura di Abramo e di come si sia fidato di Dio e di come questo lo abbia fatto stare bene. Quindi fidarsi si può ed è bello!
Il terzo momento invece abbiamo visto come in efetti i nostri sogni di quando eravamo bambini non sono più quelli che abbiamo oggi ma che comunque sono gli stessi ma trasformati e migliorati dagli incontri che abbiamo fatto con le altre persone. Infatti, non sempre noi ci vediamo apprezzabili o consideriamo che qualcuno possa diventare un nostro vero amico. Invece, cambiando il nostro modo di vederci, possiamo cambiare anche il modo in cui stiamo con gli altri.

Infine sono stata colpita dall’omelia della messa di domenica perché il sacerdote ha parlato di come noi giovani non possiamo rimanere “medi” ma che possiamo rischiare di vivere, cioè di aprirci e dare un pezzetto di noi a qualche vero amico.
Quindi, quello che mi porto a casa da quest'ultimo incontro sono delle provocazioni per l’estate che sta arrivando per come voglio viverla: a chi voglio dare il mio meglio e a chi voglio stare più attento questa estate? Per chi sono io una promessa, cioè con chi voglio mettermi in gioco?

Ecco, buona estate!

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