Guglielmo Barletta e Marco Pappalardo sono stati, in rappresentanza del Movimento Giovanile Salesiano Italia, tra i 72 giovani che la CEI ha scelto per il pellegrinaggio in preparazione dell'Agorà di Loreto (1-2 settembre 07). Il 2 settembre riceveranno dal Santo Padre il mandato missionario per l'annuncio a tutti i giovani.
del 25 giugno 2007
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa (Lc. 10, 1-5).
 
72, come i discepoli, sono stati i giovani partecipanti al Pellegrinaggio previo in preparazione all’Agorà di Loreto, che si è svolto dal 31 maggio al 3 giugno da Roma a Loreto passando per Terni, Foligno, Assisi, San Severino Marche, Tolentino e Macerata; 72 provenienti da tutta l’Italia e da alcune missioni italiane in Europa, in rappresentanza delle tante diocesi, dei movimenti e delle associazioni, accompagnati dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, guidati da Mons. Paolo Giulietti, da Don Alessandro Amapani e da Don Francesco Pierpaoli.
E’stato un percorso intenso e ricco di incontri con luoghi, persone e Santi, per vivere un pezzo di Italia che, tra agosto e settembre, sarà attraversato da migliaia di giovani in vista dell’incontro con il Santo Padre l’1 e 2 settembre 2007 a Loreto. I 72 vi ritorneranno proprio in quei giorni e il 2 settembre, durante la Santa Messa, riceveranno da Papa Benedetto XVI il mandato missionario dell’annuncio della “buona novella” a tutti i giovani, dopo aver dedicato tutto un anno all’ascolto degli stessi.
Il pellegrinaggio ha avuto inizio a Roma, prima celebrando l’Eucaristia attorno al corpo di Santa Caterina da Siena (copatrona d’Italia con San Francesco) e pregando per tutta la nazione, poi sulla tomba di Giovanni Paolo II, dopo aver ascoltato una riflessione di S.E. Mons. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro. La Chiesa è viva per il martirio – ha detto Mons. Comastri – e “le porte degli inferi non prevarranno mai su di essa”. Questa Parola garantisce la Chiesa che sarà sempre perseguitata. Quale oggi l’atteggiamento del discepolo? I discepoli di Gesù – continua Mons. Comastri -  erano solo in 11 e sicuramente anche spaventati dal compito che gli era stato assegnato, ma lo Spirito Santo ha rinnovato ogni cosa intervenendo quando essi erano concordi e umili. A voi tocca essere frontiera di Dio per altri giovani e per tutto il mondo, dove arriverete voi, arriverà Dio!
Essere annunciatori del Vangelo significa anche condividere la passione che il Creatore ha per il creato e accogliendo la diversità come ricchezza; così il passaggio a Terni è stata l’occasione per riflettere sulla salvaguardia del creato (il 2 settembre prossimo sarà la giornata dedicata a questo tema), visitando la “Novamont” (un’industria che produce plastica dai vegetali), e per parlare di ecumenismo e dialogo interreligioso con S.E. Mons. Paglia, Vescovo di Terni e Presidente della Commissione episcopale che si occupa di tali questioni.
Da Terni a Foligno per incontrare i giovani della diocesi con il loro Vescovo, che da poco hanno celebrato un sinodo che ha coinvolto l’intera cittadinanza. Il 2 giugno i pellegrini hanno fatto tappa ad Assisi dove è stata celebrata la Messa e visitata la tomba di S. Francesco attorno alla quale, proprio nel giorno della Festa della Repubblica, è stata ripetuta la preghiera per l’Italia. Una mattina tutta francescana grazie al dialogo con le Clarisse di San Severino Marche attorno al tema dell’ascolto: l’ascolto di Dio e l’ascolto dell’altro, quello che deve sorprendere, interpellare, investire fino a diventare ciascuno la dimora dell’altro.
Dopo il pranzo e una “sana” pioggia vivificante, il gruppo ha raggiunto Tolentino e “incontrato” San Nicola nella Basilica a lui dedicata e retta dagli agostiniani, e i giovani della GIOC (Gioventù operaia cristiana).
 I pellegrini non si fermano mai troppo in un posto e così i 72 si sono diretti presso lo stadio di Macerata per la Celebrazione Eucaristica di apertura del “Pellegrinaggio Macerata-Loreto”, presieduta da S.E. Mons. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato in Vaticano. Finita la Messa, in migliaia in cammino per Km 35, tutta la notte “sotto il manto stellato della Madonna”, a passo alternato tra canti e preghiere, pieni di forza di grazia e di gloria, portando con sé le tante intenzioni di preghiera per i familiari, gli amici, i giovani, la Chiesa, l’Italia, il mondo. Tanta strada nella notte, illuminati da Maria Stella del Mattino, chilometri che hanno fiaccato un po’ le gambe, ma rafforzato il cuore e il desiderio di coinvolgere tanti altri in quell’esperienza di fede intensa che sarà l’Agorà di Loreto.
Marco Pappalardo
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