Nuova Casa Famiglia a Chisinau

Giovedì 8 dicembre 2011 è stata inaugurata e benedetta a Chisinau, Moldavia, l'ultima opera voluta e realizzata dai salesiani di don Bosco in quella terra lontana, la Casa Famiglia “Mama Margherita” in grado di ospitare una dozzina di ragazzi...

Nuova Casa Famiglia a Chisinau

da MGS News

del 09 dicembre 2011(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

L’impegno missionario della Congregazione dei Salesiani per i piccoli che attendono solo di crescere nel bene si va sempre più concretizzando. Nel 1996, nell’ambito del Progetto Europa intrapreso dalla Congregazione e attuato dall’Ispettoria Salesiana “San Marco” Italia Nord Est con oltre cento salesiani all’estero, i primi salesiani arrivarono in Romania per operare in una realtà di estrema povertà, pesante soprattutto per i moltissimi ragazzi di strada abbandonati, senza famiglia e senza possibilità di riscatto. Dopo la prima casa salesiana a Costanza, nel 2000 i salesiani sono arrivati anche a Bacau e nel 2005 due pionieri si sono stabiliti a Chisinau, Moldavia, dove hanno posto le basi per il nuovo Centro Don Bosco. Le necessità erano enormi ma il sogno era realizzare un Oratorio, un Centro di formazione professionale ed una Casa Famiglia, contando sull’aiuto di tutti i salesiani del Nord Est. Ed ecco, finalmente ci siamo!

 

Giovedì 8 dicembre 2011 è stata inaugurata e benedetta a Chisinau, Moldavia, l’ultima opera voluta e realizzata dai salesiani di don Bosco in quella terra lontana, la Casa Famiglia “Mama Margherita” in grado di ospitare una dozzina di ragazzi dai sei ai dodici anni, orfani o in situazione di grave disagio sociale. Per loro è stato realizzato non solo un alloggio sicuro ma anche una rete di adulti – un salesiano, due educatori, uno psicologo, un cuoco – che si prenderanno cura di loro come se fossero in una famiglia vera e accogliente, così che possano crescere sani e amati, come dovrebbero essere tutti i figli.

 

Ed è particolarmente emozionante pensare che l’inaugurazione coincide proprio con quel lontano giorno di 170 anni fa in cui un ragazzo senza famiglia, senza casa e senza amici si imbatté in un certo pretino che, mosso a compassione per lui, lo prese sotto la sua ala protettrice e si offrì di essere per lui quel padre e quella madre che non c’erano più. Da questo gesto caritatevole e grazie all’aiuto della Madonna, ebbe inizio un’opera grandiosa che ancora oggi rinnova quel sogno di amore verso i più bisognosi. Don Bosco e Bartolomeo Garelli saranno presenti tra quei salesiani e quei ragazzi che oggi danno vita ad una famiglia che accoglie, educa e evangelizza.

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