Hanno portato le insegne della Legalità, subìto intimidazioni, diffidenze, ma alla fine hanno vinto. La Nuova Quarto per la Legalità ha vinto il campionato Promozione Campania Girone A.
Hanno portato le insegne della Legalità, subìto intimidazioni, diffidenze, ma alla fine hanno vinto. La Nuova Quarto per la Legalità ha vinto il campionato Promozione Campania Girone A.
E’ successo domenica e oggi tecnicamente sarebbe tardi, ma non ce ne importa niente. Ci sono notizie che non invecchiano: devono uscire, anche se hanno – com’è accaduto – la disgrazia di finire stritolate tra lo scudetto della Juventus e la morte di Giulio Andreotti. Loro l’avevano detto. Ed erano solo all’inizio di un campionato che avrebbero giocato, consapevolmente, su un campo sgarrupato e “in salita”. Quelli della Nuova Quarto per la Legalità se lo sono scritti come motto fin da subito, e l’hanno lasciato lì appeso nello stadio per tutto il campionato, in barba alla smorfia napoletana e a tutta la scaramanzia del mondo: «Con la legalità si vince». E infatti hanno vinto, con quattro sventole alla Frattese, lo spareggio per andare in Eccellenza senza play-off, dopo aver condiviso a lungo la testa del campionato Promozione girone A della Campania.
Hanno vinto il loro campionato, ma anche la loro scommessa: dimostrare che scegliendo di stare dalla parte giusta, la parte della legge contro la logica dei clan, è difficile ma possibile e alla lunga anche vincente. Ci hanno creduto da sempre e hanno continuato a farlo anche quando al posto del tifo hanno ricevuto porte divelte e targhe rubate: i segni del disprezzo riservato agli sbirri. Hanno fatto i conti anche con le tribune vuote di certi giorni, in cui attorno altri avevano paura di fare il tifo per la squadra sequestrata ai clan e affidata a Sos Impresa. Ma hanno giocato una partita dopo l’altra, sempre in bilico a cavallo del vertice, anche se il campo è quello che è e gli amici sono buoni ma pochi. E alla fine hanno dato ragione con i fatti a quello striscione del primo giorno, che allora sembrava tanto l’ottimismo della volontà di chi sta convincendo anche sé stesso e invece è diventato realtà in una domenica di primavera.
La Nuova Quarto per la Legalità ha vinto sul campo, rifiutando da subito di accontentarsi della retorica dei vincitori morali che si riserva a chi perde giocando per una buona causa. Non volevano perdere, anche se non dev’essere stato sempre facile portare sulle spalle il peso della responsabilità di sapere, anche se non lo dicevano, che la loro sconfitta sarebbe stata la sconfitta della Legge e dello Stato. Sono stati forti dentro e fuori, hanno vinto e fatto vincere quelli che hanno creduto in loro: e adesso sarà un po’ più difficile lì attorno dire, a mezza bocca, che stare dalla parte giusta è nobile, ma perdente. Stavolta non lo è stato. Merito della Nuova Quarto per la Legalità, del suo coraggio, della sua caparbietà.
Elisa Chiari
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