Occhio x Occhio, un libro da vedere... da Giovani per i Giovani

L'arcaico principio di prendersi almeno la vita di chi una vita ha preso continua ad essere istintivamente percepito come giusto, e sopravvive tenacemente a dispetto dei migliori precetti. Questo in paesi poveri come Yemen e Sudan, ma anche in aree prospere: Texas, Repubblica Popolare Cinese, Giappone.Ogni 4 ore un individuo viene ucciso nel nome del diritto e della giustizia, e la sua stessa storia non è mai molto diversa dalle 4 che sono raccontate in questo libro.

Occhio x Occhio, un libro da vedere... da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 26 gennaio 2007

In “Occhio per Occhio” Sandro Veronesi raccoglie quattro STORIE. Racconti di vite che devono lottare contro fame, povertà, regimi, angustie. Racconti veritieri, meditati, ordinati dai fatti che l’esperienza coglie. Cronaca che cerca cagioni e ragioni, che scava per conoscere, che cerca per capire, ed ancora non ha la pretesa di spiegare, solo presentare fatti e circostanze nella loro complessità, ma pur sempre con la chiara volontà di discernimento.

 

Quattro REPORTAGE da inviato speciale. Dal Sudan a Taiwan, dalla Russia alla California si gira il mondo e le sue prigioni, da un’aula di tribunale all’altra, attraverso hotel, taxi, uffici, ambasciate…ma soprattutto Veronesi incontra la gente. Conosce le istituzioni locali e chiede conto di quanto sta succedendo, avvicina le famiglie dei condannati per ricostruire la loro storia, si affianca a colleghi locali che lo aiutano ed indirizzano. Questi ultimi saranno mediatori essenziali per calarsi nel reale dei fatti: Frances Guy come Hsinhsin fungono da chiavi di accesso a culture lontane.

 

Quattro RIFLESSIONI che Veronesi non risparmia. Egli infatti racconta con oggettività i fatti, news, come presupposto necessario per invitare il lettore alla riflessione e alle impressioni personali, features. La sua tesi dichiarata fin dalla premessa è dimostrare l’insensatezza della pena di morte, in ogni caso ( le 4 storie del libro sono esemplari nella loro diversità) e in ogni luogo ( 4 racconti in 4 continenti).

Tesi che nasce da una interrogazione: aborto, contraccezione, eutanasia, ingegneria genetica, pena di morte: chi ha diritto di decidere sulla vita? Esiste un principio che definisce sacra la vita umana o è dovere del diritto e della giustizia determinare il futuro di un individuo?

Nei fatti l’autore propone risposte: concedere il perdono in cambio di denaro, manipolare la giustizia in modo da renderla flessibile ai singoli casi, e così via per condannare la pena di morte ed affermare il diritto alla vita.

“ Una cosa è denunciare le ingiustizie, e un’altra è raccontarle(…)bisogna dare un volto alle persone, uno sfondo le loro vite, bisogna tentare di dare un senso ai loro destini. Se questo senso è stato nascosto, allora bisogna andare a cercarlo, e se poi non lo si troverà, bisogna almeno raccontare com’è la terra che l’ha seppellito. C’è poco da fare se non serve ad avvicinarne il senso, raccontare le cose non serve a nulla” (dalla postfazione).

 

Un libro per chi vuole conoscere.

Un testo per chi vuole capire.

Un saggio per chi ama vivere.

Chiara Bertato

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