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POVERTÀ

Se nel nostro interesse terreno avessimo solo un quarto delle perdite che subiamo mettendo da parte Dio nel nostro cammino, saremmo molto e molto preoccupati. Ma non c'è pericolo, perché il sole ci dà sempre la sua luce, la terra ci dà il suo cibo, le mille vite della immensa famiglia umana soddisfano le nostre mille necessità.


POVERTÀ

da L'autore

del 01 gennaio 2002

Se nel nostro interesse terreno avessimo solo un quarto delle perdite che subiamo mettendo da parte Dio nel nostro cammino, saremmo molto e molto preoccupati. Ma non c'è pericolo, perché il sole ci dà sempre la sua luce, la terra ci dà il suo cibo, le mille vite della immensa famiglia umana soddisfano le nostre mille necessità.

 

 

Tuttavia, mettendo da parte Dio nella nostra vita, abbiamo tante perdite. Finché non riusciremo a capire quali sono queste perdite, ce ne stiamo tranquilli in questo mondo senza alcuna preoccupazione, e in questa terra, che continua ad andare avanti, pensiamo d'essere favoriti da Dio.

 

 

Come possiamo capire quanto grandi sono le nostre perdite? Come esempio vi porto un sogno. lo perdetti la mamma quando ero ancora tanto piccolo, e così crebbi senza avere vicino a me la mamma. La notte scorsa ho sognato: mi sembrava d'essere ancora bambino. La mamma era in una stanza della casa, costruita in mezzo al giardino in riva al fiume.

 

 

La mamma è in casa! Però non siamo sempre coscienti di questo. Ebbene anch'io, senza pensarci, passai accanto alla stanza dove era la mamma, senza farci caso. Ritornando fuori, sulla soglia, in un momento non so che cosa mi succedesse dentro, mi venne in mente la mamma. Allora corsi da lei, mi inchinai e presi la polvere dei suoi piedi. Lei mi prese, mi strinse strette le mani e mi disse: Sei qui!

 

 

Qui il sogno finì. lo cominciai a pensare: viviamo in casa con la mamma; entriamo ed usciamo dalla sua stanza decine di volte al giorno. Che lei ci sia lo sappiamo, non abbiamo alcun dubbio: così va il mondo. Che vantaggi ne abbiamo? Lei non ci chiude i tesori del suo cuore, ci prepara da mangiare, ci rifà il letto. Soltanto non c'è quel prenderti stretto le mani e quel dirti: Sei qui! Ci sono acqua e pane, cibo e letto, tutto! Però mancano quelle parole e quella stretta! Quando l'animo si risveglia, è questo che vuole; e quando non lo trova, vaga qua e là per la casa piena di cose: non ha voglia di saziarsi di altre cose.

 

 

Ripensiamoci ancora una volta; nella nostra vita accade poche volte che noi andiamo vicino alle cose della terra, vicino a qualcuno! Ogni giorno noi viviamo accanto ai nostri cari, ma è un evento raro se per un momento andiamo loro vicino. Quante volte alla luce dell'aurora e alla luce del tramonto abbiamo camminato insieme, abbiamo parlato in segreto; ma in mezzo a tutti questi incontri ci viene in mente il giorno in cui ci siamo sentiti pieni il cuore e ci siamo sentiti veramente insieme.

 

 

Ci sono migliaia di persone che nella loro vita non sono mai state insieme e vicine una sola volta ad alcuna cosa o ad alcuna persona! Sono nati sulla terra, ma non è mai accaduto che essi si siano uniti in un tocco intimo con la terra. E, purtroppo, non sanno neppure che questo non è mai avvenuto. Essi ridono, giocano, parlano con tutti e pensano di vivere, di lavorare con tante persone: - Non vedi che io sono con tutti? - È ben lontano dalla loro mente, non sanno neppure quanto sia poco questo «sono con tutti ».

Rabindranath Tagore

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