Professione Perpetua di suor Federica FMA e Antonino SDB

Intervista doppia

Conosciamo suor Federica e Antonino con una intervista doppia, in vista della loro Professione Perpetua.

Vi proponiamo l'intervista doppia a Suor Federica e Antonino, che il 28 settembre faranno la loro Professione Perpetua, dicendo il loro "Sì, per sempre" a Gesù, nella vita consacrata.

Chi sei?

Suor Federica Zof

 Sono Antonino Mazara, per gli amici Nino!

Da dove vieni?

Suor Federica: Dal bel Friuli, precisamente da S. Maria la Longa, un paesino piccolo vicino a Palmanova
Antonino: Nonostante le mie origini siciliane, vengo da Santa Maria la Longa, un paesino vicino Udine!

Quanti anni hai?

Suor Federica: Quasi 34
Antonino: 31 (ammazza che vecchio)

Tre caratteristiche che ti descrivono.

Suor Federica:
1. Organizzata
2. Attenta
3. Precisa
Ma siccome con questi tre sembro troppo la signorina Rottenmeier, ne aggiungo un quarto (liberamente chiesto a un giovane che vede un po' più in là): totalmente dedicata, all’educazione e al Signore

Antonino:
1. Ottimista
2. Accogliente
3. Creativo

Cosa facevi prima di essere salesiano/suora?

Suor Federica: Dopo la laurea in Scienze dell’educazione allo Iusve ho lavorato due anni come educatrice all’oratorio di Pavia di Udine
Antonino: Prima di diventare salesiano studiavo Scienze dell’educazione all’università.

Cosa ti ha spinto ad entrare in Congregazione?

Suor Federica: Lavorando negli uffici di Pastorale Giovanile a Mestre ho scoperto che esisteva un mondo salesiano fuori da casa mia. Ho conosciuto le suore, ma soprattutto ho maturato il desiderio di una relazione stabile con il Signore. Ho iniziato quindi a curare la vita di preghiera e sacramentale, e accompagnata da una saggia guida spirituale, ho imparato a scavare dentro il mio cuore e a fare verità, a scoprire che il desiderio di Dio e l’amore per Lui andava ben oltre la conoscenza e l’amicizia. Ho percepito che mi chiedeva qualcosa di più, che volevo di più, che quel di più era possibile, anzi necessario per la mia felicità. Madre Mazzarello, nella sua semplicità, mi ha suggerito la via.
Antonino: Ho percepito l’amore sconfinato ed esagerato di Dio nella mia esperienza di animatore in adolescenza. La responsabilità verso i più piccoli e il desiderio di dare tutto per loro, come farebbe un padre per i suoi figli, sfamava la sete del mio cuore e mi dava una pace mai sentita! Sentivo che tutti i ragazzi e le esperienze vissute erano modi di Dio per raggiungermi, amarmi e farmi Suo. Riconoscevo che con Dio (come don Bosco) fioriva il mio modo di amare, diventava sempre più autentico. Questo mi ha spinto a farmi entrare in congregazione: scegliere di rispondere a questa chiamata d’amore!

Professione Perpetua: cosa significa per te?

Suor Federica: Senza Gesù non è più un’opzione nella mia vita! La Professione perpetua per me è dire questo: dove sono io c’è anche Lui! Dirò un “sì” a Dio che mi chiede se ci sto a vivere con Lui tutta la vita. Dirò un “per sempre” a Dio perché “fino all’ultimo respiro” non mi basta, voglio essere Sua anche dopo.
Professione, etimologicamente, significa “dichiarare apertamente”. Ecco, dichiaro apertamente che la mia vita è nelle Sue mani e per questo è cento volte più bella!
Antonino: Credo di aver intuito che la Professione Perpetua è due cose:
1. Scegliere una volta per tutte a chi appartengo! Di chi sono!
2. Rendere evidente agli occhi di tutti l’amore di Dio: nonostante io sia un poveretto, vedi la mia fragilità e i miei peccati, Dio mi vuole per sè, per fare grandi cose nella mia vita e per chi avrò vicino! Sono felice di poter mostrare l’azione di Dio a tutti!

Siamo alle porte del Giubileo della Speranza: quale speranza coltivi nel cuore?

Suor Federica: La mia speranza è che i giovani incontrino almeno uno sguardo che li vede e che vede il buono in loro, che non solo siano amati ma si sentano amati, per come sono, anche e soprattutto quelli che “non sono all’altezza” agli occhi della gente, o che non si sentono degni e apprezzati.
Antonino: La mia speranza è questa: che ogni giovane scopra di essere FIGLIO DI DIO! Che tutti sappiano di avere un Padre buono nel cielo che in ogni momento si fa vicino per vivere tutto con noi, dalle cose più belle alle più faticose! Imparare a vivere da figli, perché amati! Amati dalle tante mediazioni che il buon Dio mette sulla strada di tutti!

Siamo ancora nel 200° anniversario del sogno dei nove anni di don Bosco: quali sono i tuoi sogni per l'avvenire?

Suor Federica:
Sogno per me la fedeltà al Signore e ai giovani.
Sogno per i giovani la felicità e il sentire l’amore di Dio per loro.
Sogno per il mondo la sete di verità e di fraternità che spinga a deporre le armi e a vivere in profondità.

Antonino:
Tanti anni fa chiesi a don Bosco il dono del suo cuore per imparare ad amare come lui! Credo che il sogno dei nove anni sia stata la sua risposta in quest’anno così importante! Il mio sogno per l’avvenire credo stia tutto lì: imparare ad amare Cristo e come Cristo, seguendo i passi di don Bosco.

Descrivi don Bosco con 3 parole

Suor Federica:
Padre
Consumato
Avvicinabile

Antonino:
Passione
Profeta
Sguardo

Descrivi Madre Mazzarello con 3 parole

Suor Federica:
Schietta
Umile
Premurosa

Antonino:
Spina
Dorsale
Dritta

Un augurio ai giovani

Suor Federica:
Vi auguro di sentire il bisogno di cercare. E mentre cercate, se volete, ascoltate le parole di papa Giovanni Paolo II: “In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”.

Antonino:
Auguro a tutti i giovani di fidarsi di Dio, lasciarsi accompagnare da chi li ama davvero e non aver paura di amare chi hanno vicino, specialmente i più invisibili, nascosti, lontani! Dio si servirà di quell’amore per fare miracoli!

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