Fini ha voluto la legge 40 e subito dopo vota per abrogarla. Un caso unico nella storia della politica. Sarebbe come se Bush, subito dopo aver spedito l'esercito in Iraq, avesse partecipato alle manifestazioni pacifiste che ne chiedevano il ritiro. Cosa concluderne...
del 14 maggio 2005
Gianfranco Fini non solo ha votato e fatto votare, solo un anno fa, la legge 40 sulla fecondazione assistita, ma si è anche battuto pubblicamente per i suoi contenuti. Ecco come ha guidato i suoi in questa battaglia fino all’altroieri:
 
“Va tutelata la vita umana dal concepimento, impedendo la distruzione degli embrioni: è imminente la ricorrenza della Giornata per la vita che si celebra da oltre vent’anni per iniziativa della Conferenza episcopale italiana (…). Alleanza nazionale si unisce a questa celebrazione con un convegno europeo ad Assisi con la partecipazione di rappresentanti dei movimenti per la vita e di politici di altre nazioni europee particolarmente impegnati su questo fronte: il riconoscimento che l’uomo è persona fin dal primo istante, e come tale non è strumentalizzabile da nessuno e per nessun motivo, deve diventare una base comune di condivisione per l’intera Europa”.
 
E pi√π in particolare:
 
“Quando si consente la crioconservazione e la distruzione degli embrioni soprannumerari, non è ammissibile mediare fra chi rifiuta queste pratiche e chi le desidera magari per trovarsi a metà strada con la fissazione di un tetto massimo di embrioni da congelare: è possibile, in nome del compromesso, cedere sulla vita anche di un solo essere umano”
 
Fini – che ovviamente rifiutava ogni compromesso sulla vita di altri esseri umani - vedeva in questa deriva addirittura l’avvento di un nuovo totalitarismo, come spiegava in quest’altra dichiarazione:
 
“Non è un dogma di fede bensì una constatazione scientifica che la vita umana, unica, individuale e irripetibile, esiste a partire dal concepimento: dal momento in cui, con la fecondazione dell’ovulo, si realizza la completa identità cromosomica, non vi è alcuna differenza che non sia di peso e di età fra il nascituro e il nato e l’adulto. Negare l’umanità del concepito non significa essere ‘laici’, vuol dire chiudere gli occhi di fronte alla realtà: Peggio: equivale ad aprire la porta al nuovo totalitarismo”
 
Per tutti questi gravi e fondati motivi Fini ha voluto, ha votato e fatto votare – come leader di An – la legge 40 pochi mesi fa. E’ appena entrata in vigore e Fini ha fatto sapere che lui si schiera con i referendari per abrogare la legge che proprio lui, solo l’altroieri, ha voluto, ha votato e fatto votare.
 
Il tutto senza dare la benché minima spiegazione di merito (neanche ai suoi compagni di partito con cui volle e votò pochi mesi fa questa legge) su questo clamoroso salto della quaglia che spezza le reni al buon senso.
 
Il fatto va sottolineato perché credo rappresenti un unicum nella storia della politica. Non si era mai visto un caso simile. Mai. Sarebbe come se Bush, subito dopo aver portato le truppe americane in Iraq, si fosse messo a partecipare alle marce pacifiste che chiedevano il ritiro americano da quel Paese. Sarebbe come se i leader di Cgil, Cisl e Uil organizzassero uno sciopero generale e poi alla manifestazione tuonassero dal palco contro i partecipanti perché hanno scioperato.
 
Al di là dei contenuti oggi abbracciati da Fini (comunque gravi), al di là delle conseguenze (comunque devastanti) su An (cosa che riguarda innanzitutto quel che resta di An), al di là delle eventuali convenienze politiche (calcoli sbagliati) all’origine di questo repentino voltafaccia, al di là di come la si pensa sul referendum, al di là di tutto viene da fare appello all’intelligenza di Fini, che ricopre una delle prime cariche di governo del nostro Paese, per chiedergli con rispetto, ma anche con franchezza, quale credibilità, affidabilità e serietà egli ritenga di avere da oggi. Molti, soprattutto i cattolici (io fra questi), ritengono che sia uscito del tutto dal novero delle persone credibili, affidabili e serie.
 
La mossa sembra politicamente suicida. Adesso Fini vada a cercare i voti fra l’elettorato di Rifondazione comunista e del partito radicale.
 
Chi volesse far sapere all’on. Fini il suo pensiero può scrivergli cliccando qui.
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