Questa è una generazione che ama la tristezza

Don Fabio Rosini "sei opera di Dio e Lui ti ama"

"(...) Il peccato non è mai la verità di un uomo. I tuoi errori non sono mai la tua verità, per quanto grandi tu li possa aver fatti non sono mai la tua verità". Una catechesi di don Fabio Rosini per sfuggire alla trappola della tristezza con cui il tentatore mina la felicità di questa generazione.


Sul canale YouTube Preferiamo il Paradiso è presente una catechesi di don Fabio Rosini sul tema della tristezza, su quanto noi tutti, e soprattutto i giovani di questa generazione, siamo attratti dal dolore,ci crogioliamo nella sofferenza, con la lamentela sempre pronta. Eterni afflitti, ci percepiamo continuamente come sfortunati, traditi, delusi. E questo ci fa sentire quasi fighi, diversi, con il rischio gravissimo di affezionarci in maniera malata a quel dolore. 

Il tentatore vuole che noi viviamo nella tristezza

"Il demonio, il tentatore, vuole che noi viviamo nella tristezza, lavora per mandarci fuori mira, per distrarci dalla nostra prima vocazione: vivere."

Eppure, dice don Fabio, il primo passo da compiere è essere felici di vivere, di stare al mondo, senza arrovellarci con i pensieri neri, le parole brutte su noi stessi e sugli altri, senza seguire modelli – cantanti, attori, artisti – tristi, che han fatto del dolore più o meno fittizio la chiave del loro successo. 

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Questa generazione è attaccata sulla tristezza

"La prima cosa è essere felici di vivere, questa generazione è attaccata sulla tristezza."

“Come stai oggi? Come vivi?”. Sono queste le domande che vengono in mente ascoltando la catechesi. “Con la morte nel cuore? con la tristezza che ti attanaglia la gola? con la rabbia verso tutto e tutti?”. Infelici cronici, schiacciati dagli errori, sovrastati dal male compiuto e ricevuto, uomini in gabbia senza via di scampo. Ma non è tutto qui, questa non è la vera vita, ed oggi il Signore ha una Parola da donare a ciascuno, una Parola di speranza e coraggio pronta a compiersi. Dio attraverso don Fabio, un suo sacerdote, vuol dirci che…

I tuoi errori non sono mai la tua verità

"L’infelicità non è mai la verità, la verità è un’altra, il male non è la verità, il peccato non è mai la verità di un uomo. I tuoi errori non sono mai la tua verità, per quanto grandi tu li possa aver fatti non sono mai la tua verità."

Ho avuto la grazia poco più che maggiorenne di ascoltare dal vivo tante catechesi di don Fabio, un’abbondanza di Parola si è così rovesciata nella mia vita, dandomi coscienza di me stessa, illuminando tante zone buie, squarciando il velo a tante tristezze che facevo fatica ad abbandonare, menzogne sulla mia esistenza e su Dio che finivano col soffocarmi.

Via la tristezza: non siamo la somma dei nostri peccati!

E per spiegare qual è la verità sulla nostra vita, don Fabio cita a memoria la parte finale dell’ultima omelia tenuta da San Giovanni Paolo II nella Giornata Mondiale della Gioventù di Toronto del 2002:

"Noi non siamo la somma dei nostri peccati e delle nostre debolezze, noi siamo tutto l’amore di Dio per noi più la nostra capacità reale di rispondergli, di dirgli di sì."

Scacciamo la tristezza con le parole di San Giovanni Paolo II

Questa la versione letterale:

"Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell’amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l’immagine del Figlio suo."

HOPE

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Non puoi disprezzarti… sei opera di Dio!

Sbam! Una vera sveglia per noi tristi addormentati. Un pensiero cardine da tenere a mente, da ripetere nei momenti di sconforto e di confusione.Non siamo la somma dei nostri limiti e dei nostri sbagli. 

"Questa è la nostra verità, la tua verità è il bene, tu non sei vero quando sei egoista, tu sei vero quando ami, tu non sei vero, autentico, te stesso, quando reagisci con violenza alle cose, tu sei vero quando perdoni, tu sei vero quando ti apri all’amore. (…) Tu sei fatto per il bene, sei fatto per la luce, per la gioia, per l’amore, sei fatto per stare con gli altri felice di starci. Tu sei fatto per essere contento di come sei fatto, (…) tu non puoi disprezzare ciò che fa Dio, e tu sei un’opera di Dio, tu non puoi disprezzare una cosa che Dio ama, e a te Dio ti ama."

La tua vocazione è nascosta dentro una gioia che Dio ha messo nel tuo cuore

Abbiamo il dovere, continua il sacerdote, di combattere contro il nero che è nel nostro cuore.

C’è una parola dentro di te, la tua chiamata è nascosta dentro una gioia che Dio ha messo nel tuo cuore. Forse eri piccolino/a… un fatto, prova a ricordare le prime cose belle della tua vita. In principio era la Parola, in principio c’è una Parola di Dio, Dio crea il mondo con una Parola e crea te con una Parola nel cuore. Grave sarebbe se tu facessi tutte cose belle ma dentro al cuore hai tutte parole brutte, sporcheresti quelle cose, le rovineresti. O comunque non ne saresti felice.

La tristezza è opera del demonio

Disprezzarci, pensare male di noi, ci toglie energie, ci allontana dagli altri, ci fa vivere da egoisti concentrati solo su noi stessi, sul nostro ombelico. Di certo quel dialogo negativo non viene da Dio, è opera del tentatore.Perché in ciascuno, sottolinea don Fabio, c’è un seme di bellezza che il Signore ha piantato quando ci ha chiamato alla Vita e non ha senso attaccarsi alle cose che ci appesantiscono l’animo e che ce la tolgono quella vita.

Di GaudiLab|Shutterstock

Tutte le persone sono meravigliose

"C’è qualcosa di molto bello dentro di te. (…) Voi dovete coltivare la luce che avete nel cuore, c’è qualcosa di molto bello che tutti voi avete dentro. (…) Le persone sono bellissime, tutte le persone hanno una bellezza dentro straordinaria, tutte le persone sono meravigliose, tutte le persone portano in sé qualcosa di unico, di irripetibile, bisogna servire quella unicità. Bisogna aiutare le persone a entrare nella vita. Ci sono cose che ti fanno vivere e cose che ti fanno morire. Perché ami le cose che ti fanno morire? perché coltivi le cose, i pensieri, che ti distruggono? (…)"

Ecco il video della catechesi per ricordarci tutti che la nostra prima vocazione è vivere link


di Silvia Lucchetti

tratto da aleteia.org

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