Lasciamo questa volta il nostro Redazionale al cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi che in vista dell'estate ha lasciato un messaggio a tutti gli animatori della sua diocesi, parole che vogliamo raccogliere, far nostre e, in sintesi, riproporti.
del 11 luglio 2005
  
«Conta su di me. Sono solo quattro parole. Ma in questa frase c’è tutto, perché tratta della fiducia. La fiducia è quanto di più necessario esiste per farci vivere e per farci vivere bene insieme. È come la terra sotto i piedi e l’aria per respirare: è il fondamento e la condizione vitale di ogni vera relazione umana. […]
Tutto servirà a far sì che ogni ragazzo possa dire: “Andare all’Oratorio è bello…, perché l’Oratorio è pieno di fiducia!”. E questo avverrà perché i ragazzi avranno incontrato non tanto le strutture dell’Oratorio, il campo, le aule o il bar, quanto le persone che animano l’Oratorio e tutte quelle che lo frequentano. Questo avverrà soprattutto se ogni ragazzo, all’Oratorio, si sentirà dire, con i fatti prima che con le parole: “Qui puoi contare su di me!”. Se questo avviene, se cioè un ragazzo all’Oratorio “fa il pieno” di fiducia, egli sentirà che la vita intera è bella; è da vivere con slancio, con gioia e con impegno, perché c’è sempre qualcuno su cui può contare.
Tutti i nostri più di mille oratori quest’anno saranno “pieni di fiducia” se sapranno suscitare il desiderio di provare ad essere persone in ascolto della volontà di Dio, capaci di vera giustizia, di carità, di perdono e di fraternità, fino a diventare una “benedizione” per tutti. […]
“Sogniamo in grande”, costruendo la nostra vita, le nostre amicizie, il nostro impegno come piace a Dio, sotto il suo sguardo e secondo il suo cuore, attuando il “sogno” che Dio stesso ha su ciascuno di noi: un sogno che è benedizione per tutti». […]
Sì, carissimi, per ciascuno di questi piccoli, Dio ha un “sogno”, un progetto grande e meraviglioso. È un progetto già scritto nella loro vita. È un prezioso “tesoro di bene”, che Dio ha seminato in loro, perché possa crescere giorno dopo giorno, man mano che diventano grandi. Tocca a noi aiutarli a scoprirlo e accompagnarli nel loro cammino di risposta gioiosa e generosa alla vocazione e alla missione che il Signore da sempre ha pensato per loro».
Redazione GxG
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