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Riflessioni per il mese di Maggio

Poco si sa di Maria, la Madre di Gesù, eppure è una figura importantissima per il cristiano. Infatti Maria è colei che più di ogni altro ha saputo conformarsi al piano di Dio per Lei. Maria è colei che ha permesso a Dio di farsi uomo, di incarnare il Verbo. Senza il Suo “si”, il cielo non si sarebbe potuto congiungere con la terra e la storia della salvezza non si sarebbe potuta realizzare.


Riflessioni per il mese di Maggio

da Teologo Borèl

del 04 maggio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

Maggio, tradizionalmente, dalla religiosità del popolo credente è dedicato a Maria. 

È per tutti l'occasione per aprire … una porta … sul grande mistero della Madre del Signore Gesù.

Il papa Paolo VI ha scritto: “Per essere cristiani bisogna essere mariani”.

 

MARIA SANTISSIMA

          Poco si sa di Maria, la Madre di Gesù, eppure è una figura importantissima per il cristiano. Infatti Maria è colei che più di ogni altro ha saputo conformarsi al piano di Dio per Lei. Maria è colei che ha permesso a Dio di farsi uomo, di incarnare il Verbo. Senza il Suo “si”, il cielo non si sarebbe potuto congiungere con la terra e la storia della salvezza non si sarebbe potuta realizzare.

          Vediamo di analizzare un po’ meglio la figura di questa donna in tutto simile a noi, eccetto nel peccato. Maria, infatti non ha il peccato originale, non c’è alcuna macchia in Lei, per il resto è una donna normalissima, con una vita uguale alla nostra: con desideri, timori, incertezze, gioie e dolori.

          Nella devozione a Maria, spesso c’è una piccola titubanza…sorge il dubbio di oscurare il Figlio onorando la Madre. A questo punto sorge spontanea una considerazione: “Maria, Madre mia se parlo con il Tuo amatissimo Figlio, tu ci resti male? Non credo proprio, anzi, al contrario, sei felice di vedere la complicità tra i tuoi figli. Una madre terrena è felice di vedere i propri figli andare d’amore e d’accordo, vedere che si confidano, parlano, si comprendono… che felicità nel cuore di una madre. Figuriamoci nel Tuo cuore, cara Mamma celeste. Posso immaginare il Tuo sorriso, posso sentire il Tuo cuore che batte forte per la felicità. Tu che ci doni il Figlio tuo, Tu che lo porti nel mondo non puoi rattristarTi per questo, anzi tu agevoli l’incontro, lo avvii ma poi, discreta come solo tu sai essere, ti fai da parte per consentire l’incontro con Gesù.

          Capiremo mai che non importa il come, il perché, con chi…la cosa che importa è l’Amore, l’importante è trovare il tesoro nascosto. Maria è mediatrice di grazie, aiuto dei cristiani, Madre dell’umanità che conduce per mano al Suo Figlio, ma una volta che l’incontro avviene, Lei sparisce, come alle nozze di Cana, pronuncia le parole: “Fate quello che vi dirà” e non si vede più sulla scena. Per tutto il resto del racconto Evangelico la puoi scorgere appena tra la folla; solo ai piedi della Croce la vedi di nuovo in primo piano per poi, pian piano rifarsi da parte.

          Maria è donna discreta, donna di preghiera, donna del nascondimento, non ama stare come noi in primo piano ma c’insegna a volgere il nostro sguardo, il nostro cuore al Figlio Suo Gesù!

          Quindi anima mariana non temere se ti senti più portata a parlare con il Tuo Gesù, Maria è felice di questo, vuol dire che il Suo materno intervento è andato a buon fine, ha ottenuto ciò che voleva: portarti a Gesù.”

Bene, dissipato ogni dubbio, che tu ti rivolga al Figlio o alla Madre, vediamo di conoscere la figura di Maria.

 

LA STORIA DI MARIA

          Maria nasce a Nazareth da Gioacchino ed Anna, Gioacchino della stirpe di Davide (Lc 1,32) ed Anna della stirpe di Aronne (Lc 1,5;1,36) pur essendo piccoli proprietari erano di modeste condizioni economiche tuttavia erano ricchi in santità e in virtù. Maria bambina fu offerta al tempio per l'educazione e il culto, venne alloggiata in edifici adiacenti al tempio, dove vivevano donne addette alla cura degli arredi (Es 38,8) e alla preghiera (Lc 2,36).          All'età di 14 anni fu data in sposa a Giuseppe, di mestiere falegname che abitava a Nazareth, tuttavia Maria continuò a dimorare nella sua casa di famiglia per la durata di un anno, che era il tempo richiesto presso gli Ebrei, tra lo sposalizio e l'entrata nella casa dello sposo. Ed è proprio in questo luogo che ricevette l'annuncio dell'Angelo.

          Tutti noi conosciamo il racconto: l’Angelo appare a Maria e annuncia che sarà la Madre del Salvatore perché ha trovato Grazia davanti a Dio.    

          Maria ha una sola domanda che le sale spontanea: “ma io non conosco uomo?” Questa sola domanda esce dalla sua bocca, l’unica cosa che teme è dispiacere Dio. L’Angelo la rassicura che nulla è impossibile a Dio e le rivela dell’evento miracoloso della cugina Elisabetta, che, pur essendo avanti con l’età, aspetta un figlio. Maria a questo punto non ha più dubbi e prontamente accoglie il progetto di Dio su di Lei. Non l’ha sfiorata nemmeno per un attimo il pensiero di dover far fronte a mille problemi: cosa avrebbe detto la gente di Lei?

          Cosa avrebbe detto Giuseppe, suo promesso sposo? Queste domande non sfiorarono la sua mente. Disse il suo “SI” prontamente, consentendo a Dio di farsi uomo, di divenire Verbo incarnato. Il Dio invisibile, grazie a Maria, diviene visibile. Comincia così la storia della salvezza.

          Qualcuno potrebbe obiettare che Maria essendo senza peccato originale e predestinata non poteva che rispondere di si…ma questa obiezione non regge, perché Maria non sapeva di essere senza peccato, per lei la vita scorreva normale come tutte le ragazze del suo tempo. Solo che Maria sapeva ascoltare, sapeva sentire la voce di Dio  perché lo conosceva. Si può ascoltare e comprendere qualcuno che ci parla solo se lo si conosce e se si conosce il suo linguaggio e Maria conosceva bene il linguaggio di Dio. E poi Maria è una donna libera di scegliere: Dio non impone mai a nessuno niente, al contrario chiede la nostra libera collaborazione e Maria collaborerà fino in fondo. 

          Dopo l’annuncio e l’adesione di Maria al piano di Dio, scatta in lei una molla che la porta ad andare immediatamente dalla cugina Elisabetta. 

          Non si ferma nemmeno un attimo a dare spiegazioni ai genitori, a Giuseppe suo promesso sposo. Subito parte, affronta un viaggio lungo e scomodo, per mettersi immediatamente al servizio di Dio e dei fratelli: ha compreso la sua missione, la sua vocazione…portare il Figlio di Dio all’umanità. Ma tutto questo è non chiaro, Maria lo sente come una forza misteriosa che la spinge a donarsi, a servire, a farsi tutto in tutti. E questo suo donarsi agli altri erompe nel Magnificat.

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