L'anno 2016 ha segnato una tappa fondamentale nel percorso del Servizio civile nel nostro Paese. Durante tutto l'anno sono stati avviati al servizio 33.532 volontari di cui 32.886 in Italia...
del 21 dicembre 2017
L’anno 2016 ha segnato una tappa fondamentale nel percorso del Servizio civile nel nostro Paese. Durante tutto l'anno sono stati avviati al servizio 33.532 volontari di cui 32.886 in Italia...
Il quadro che emerge dalla relazione mostra un Servizio civile in salute e in progressivo consolidamento. Risultano, infatti, in aumento, rispetto al 2015, le richieste di iscrizione e di adeguamento presentate dagli enti, così come si conferma significativo il numero di volontari avviati al servizio. Sette i bandi pubblicati nell’arco dell’anno 2016 per la selezione di complessivi 39.703 volontari da impegnare in 4.278 progetti, di cui 19 relativi al PON IOG - “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani”. Questi ultimi, volti alla realizzazione delle specifiche finalità istituzionali individuate dalle amministrazioni ordinariamente competenti, sono stati finanziati utilizzando in parte le risorse finanziarie a carico dei bilanci dei singoli dicasteri, in parte i fondi comunitari.
«L’anno 2016 ha segnato una tappa fondamentale nel percorso del Servizio civile nel nostro Paese, grazie all’emanazione della Legge 6 giugno 2016, n. 106 che ha disposto la delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, dettando i principi e i criteri direttivi su cui costruire i decreti delegati», sottolinea nell’introduzione l’On.le Luigi Bobba Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle politiche giovanili e al servizio civile nazionale.
«Tante le novità importanti introdotte. Innanzitutto la previsione di un meccanismo di programmazione, di norma triennale, dei contingenti di giovani italiani e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, di età compresa tra 18 e 28 anni, che possono essere ammessi al servizio civile universale tramite bando pubblico, e poi il richiamo a procedure di selezione e avvio dei volontari improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione. Quindi l’esplicito riferimento a temi strategici quali la definizione dello status giuridico dei giovani ammessi al servizio civile universale, nuovi criteri e modalità di accreditamento degli enti, la flessibilità della durata del servizio dagli otto ai dodici mesi per contemperare le finalità dell’impegno con le esigenze di vita dei giovani, la possibilità che il servizio sia prestato, in parte, in uno degli Stati membri dell'Unione europea o nei Paesi al di fuori dell'Unione europea. E ancora, un’attenzione particolare dedicata al riconoscimento e alla valorizzazione delle competenze acquisite durante il servizio per l’utilizzo nei percorsi di istruzione e in ambito lavorativo, con l’obiettivo di incrementare le opportunità offerte ai nostri ragazzi», ha aggiunto il sottosegretario.
Durante tutto il 2016 sono stati avviati al servizio 33.532 volontari, di cui 32.886 in Italia, e in particolare il 42,67% nelle regioni del Sud, isole comprese, e 31,41% e 25,92% rispettivamente nelle regioni del Nord e del Centro; 646 all’estero con 230 volontari avviati in America (America del sud e America del centro, con una percentuale del 35,60%), 198 volontari in Africa (30,65%), Europa e Asia rispettivamente con 184 (28,48%) e 28 (4,34%) volontari, e infine 6 unità (0,93%) in Oceania. ‚Ä®
Relativamente alle Aree di intervento dei volontari avviati in Italia, più della metà (il 56,61%) è stato impegnato nei progetti collocati nell’ambito dell’Assistenza; seguono a notevole distanza l’Educazione e Promozione Culturale con il 26,74% e il Patrimonio Artistico Culturale con l’11,81%, mentre i settori dell’Ambiente e della Protezione Civile non arrivano complessivamente al 3%.
Per l’estero, il 20,74% dei giovani è stato inserito in progetti dell’area di intervento “Assistenza”, più della metà (il 51,70%) nell’area della “Cooperazione ai sensi della legge 49/1987”, il 17,65% nell’area “dell’Educazione e Promozione Culturale”, il 6,97% nel “Sostegno comunità italiani all’estero”, e meno 2% nell’area “Patrimonio Artistico Culturale”.
Redazione Vita.it
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