Il suo "peccato originale": aver donato mille dollari al Comitato che propose il referendum sulla Proposition 8, che portò 6 anni fa al divieto di nozze omosessuali in California.
Il suo "peccato originale": aver donato mille dollari al Comitato che propose il referendum sulla Proposition 8, che portò 6 anni fa al divieto di nozze omosessuali in California (peraltro poi ribaltato da una sentenza della Corte Suprema). Accadde nel 2008, ma a Brendan Eich, 53 anni, non è stato perdonato, tanto che ieri è stato costretto alle dimissioni dall'incarico di amministratore delegato di Mozilla, il colosso di internet celebre soprattutto per il suo programma di navigazione Firefox, il secondo al mondo.
Eich aveva ottenuto il posto appena un mese fa, dopo una carriera brillante: è stato tra le altre cose cofondatore proprio di Mozilla e inventore del linguaggio di programmazione Javascript.
La sua donazione al Comitato che contestava le nozze omosessuali, perfettamente lecita, è stata giudicata inopportuna per il mondo "liberal" che ruota intorno al web. Un sito di appuntamenti assai popolare negli Stati Uniti, OkCupid.com, da giorni ha lanciato una campagna di boicottaggio nei confronti di Firefox, invitando dalla sua home page gli utenti a navigare nel sito con un browser concorrente, Explorer o Chrome. "Il nuovo Ceo di Mozilla, Brendan Eich, è un oppositore dell'uguaglianza di diritti per le coppie gay", era il perentorio messaggio.
La società, peraltro, non ha difeso il suo manager, anzi: la presidente Mitchell Baker scriveva nel suo blog: «Non abbiamo agito come ci si aspetterebbe da Mozilla. Non ci siamo mossi abbastanza velocemente quando la polemica è iniziata. Ci dispiace». Ovvie, a questo punto, le dimissioni di Brendan Eich, che sono state accolte con favore della comunità gay. Poco importa che il manager abbia difeso il suo punto di vista assicurando di saper separare le sue idee personali e quelle di lavoro. Non è bastato.
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