Per me la festa di Pentecoste è la festa più cara dell'anno: è Gesù che mi dona la sua forza, la sua luce, che purifica la mia vita dal male e mi dona il suo Spirito.
SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE
19 maggio 2013.
Letture:
Atti 2, 1-11
Romani 8, 8-17
Giovanni 14, 15-26
VENI, CREATOR SPIRITUS!
0. Il grande musicista Gustav Mahler voleva dare alla sua 8° sinfonia un tocco ‘cosmico’, di una grandiosità fuori dal comune... Non per nulla è chiamata la “Sinfonia del Mille!” (ed è eseguita molto raramente): ci vuole quasi una doppia orchestra, un coro maschile e femminile di adulti e un coro maschile e femminile di voci bianche.... quasi 1000 persone impegnate!!! Pensa che la prima esecuzione realizzata a Monaco il 12 settembre 1910 (100 anni fa!) ha richiesto all’impresario Emil Gutmann 858 cantori e 171 orchestrali!
E voleva un testo eccezionale da musicare: Mahler ha letto di tutto e di più alla ricerca di qualcosa di particolarmente significativo e alla fine ha deciso per .... il Veni Creator Spiritus. La Sinfonia inizia con un poderoso accordo dell’orchestra e dell’organo sul quale esplode il doppio coro (858 voci!!!) con la duplice invocazione: “Veni, veni creator Spiritus!” Dovresti sentire che meraviglia!
1. Se apri la Bibbia, alla seconda riga dell’Antico Testamento, leggi: “Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque” (Genesi 1,2)
o Spirito di Dio: la parola ‘spirito’ (in ebraico ruach) significa soffio, vento, tempesta, alito... Gesù che alita sul volto degli Apostoli la sera di Pasqua richiama il momento in cui Dio soffia in Adamo un ‘alito di vita’.
o Aleggiava... è un verbo di quiete che si può tradurre anche con “planare, aleggiare, covare...”
Questa immagine è ripresa dal salmo 33, 6: “Dalla bocca del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera” e il salmo 104, 30 continua: “Mandi il tuo spirito (soffio) e sono creati e rinnovi la faccia della terra” Come puoi vedere lo spirito, il soffio di Dio, viene legato all’opera creativa, della creazione. Dio crea con la parola, con il soffio della sua voce!
2. Nella Liturgia della Parola odierna (e adesso ci soffermeremo su questa) si parla della creazione dell’unità: tutti quelli che ascoltavano gli Apostoli, sebbene stranieri, appartenenti a nazioni diverse, “li sentivano parlare ciascuno nella loro lingua”. È la Torre di Babele al rovescio: qui tutti parlano la stessa lingua e non si capiscono, nel giorno di Pentecoste (cfr prima lettura) lingue diverse si incontrano e si sentono uniti! È lo Spirito Santo che costruisce l’unità tra le persone, all’interno dei cuori, delle comunità, delle famiglie. Come è importante allora invocarlo in tempi come i nostri in cui si parla tanto e non ci si capisce più. Mai come oggi abbiamo a disposizione mezzi di comunicazione e mai come oggi ci sentiamo soli, incompresi, tagliati fuori....
Una seconda creazione, di cui ci parla la Parola di Dio della messa di oggi, si realizza all’interno della nostra vita, o meglio, si è già realizzata con il Battesimo in noi: siamo diventati creatura nuova, lo Spirito santo ha preso dimora in noi e noi siamo diventati “abitati”: “.. lo Spirito di Dio abita in voi!” Leggi con attenzione la seconda lettura, il celebre cap. 8 della lettera ai Romani: il cristiano, proprio perché abitato dallo Spirito, è morto al peccato, non è più sotto il dominio della carne, ma dello Spirito. Ne consegue che la vita del cristiano segue i dettami dello spirito, che dà vita e non quelli della carne che portano alla morte.
Nota che qui la parola ‘carne’ va intesa in senso ampio: è la mentalità del mondo, dell’effimero, dell’egoismo, della sensualità degradante, della ricerca di sé.... Tutte le volte che cediamo alla ‘carne’, rattristiamo e spegniamo lo Spirito!
Pensa quanto è attuale tutto questo a confronto con la mentalità di oggi che considera il peccato, quello sessuale in particolare, come un gioco, un divertimento inevitabile per avere una buona relazione con gli altri e un giusto equilibrio con sé! Di fronte a questa concezione ludica del peccato, lo Spirito Santo ci ricorda che siamo di Cristo e debitori a lui del dono della sua morte e risurrezione. “... emise lo spirito!”.
Proprio perché abitati dallo Spirito di Dio, siamo figli suoi e lo possiamo invocare con il nome di Padre! “Voi non avete ricevuto un spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo ‘Abbà, Padre!’ ...”
Per rinnovare la vita fino al punto di farla diventare una nuova realtà ci vuole un Maestro e nel Vangelo Gesù ci ricorda che lo Spirito santo è questo Maestro interio che “vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto!” Questo Maestro abita nel tuo cuore e vuole parlarti: ha bisogno di ascolto, di silenzio, di attenzione... Sei consapevole di questo?
3. Per me la festa di Pentecoste è la festa più cara dell’anno: è Gesù che mi dona la sua forza, la sua luce, che purifica la mia vita dal male e mi dona il suo Spirito.
Ti lascio due preghiere solenni allo Spirito che ti invito a recitare con calma spesso: le puoi stampare e tenere nel tuo libro di preghiera.
Séntiti in compagnia di Maria nel Cenacolo in attesa dello Spirito Santo.
Inoltre ti ricordo la preghiera semplice che dovrebbe fare da sottofondo alla tua vita di credente: “PADRE, PER GESU’, DONAMI LO SPIRITO SANTO!”
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica riposo,
nella calura riparo,
nel pianto conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.
INNO ALLO SPIRITO SANTO
Vieni o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen.
don Gianni Ghiglione
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