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SPERIAMO CHE SIA FEMMINA

Tre generazioni a confronto. Protagoniste le donne. Mogli, madri, amanti e infaticabili lavoratrici. Consapevoli della loro fragilità, reagiscono alle ostilità della vita con grande coraggio. E gli uomini stanno a guardare...


SPERIAMO CHE SIA FEMMINA

da Quaderni Cannibali

del 28 novembre 2005

Regia: Mario Monicelli

Interpreti: Liv Ullmann, Catherine Deneuve,Philippe Noiret

Origine: Italia, 1986

Durata: 120'

 

Grosseto. Elena, una donna forte e volitiva, vive in un grande casale di campagna con le figlie e uno zio anziano, un po’ matto. Separata ormai da anni con il marito, il conte Leonardo, ha una relazione con Nardoni, amministratore dei suoi beni. L’ex coniuge viene a farle visita con l’intento di chiederle un prestito e di proporle un investimento comune. Elena, su consiglio di Nardoni non accetta. Anche lei si trova in ristrettezze economiche. Poi un tragico incidente porta alla morte del conte. Al funerale partecipano tutti i parenti, giungendo anche da altre città. È un momento di unione molte forte, soprattutto per le donne della famiglia: forti, coraggiose e allo stesso tempo fragili e sensibili. E per la figlia di Elena, in dolce attesa, non si può far altro che sperare... che sia femmina.

 

 

Hanno detto del film

Tre generazioni a confronto. Protagoniste le donne. Mogli, madri, amanti e infaticabili lavoratrici. Consapevoli della loro fragilità, reagiscono alle ostilità della vita con grande coraggio. E gli uomini stanno a guardare.

                                                                                                             (www.archivio.rai.it)

 

Monicelli che riporta in voga la commedia all’italiana anni ’50 con un apologo all’apparenza femminista ma sotto sotto sempre rivolto all’esaltazione patriarcale della famiglia. (...) Monicelli non si smentisce, nemmeno in questa occasione per la straordinaria capacità di dipingere una varietà infinità di “generi umani” e, in effetti, il film meriterebbe di essere analizzato minuziosamente per la ricchezza della tessitura narrativa e la splendida galleria di ritratti femminili, drammatici e grotteschi allo stesso tempo.

                                                                                                                 (www.iann.it/film)

CGS

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