Squarci di sottoBosco 7/10

Scopriamo assieme quanto l'amore di don Bosco per Maria e per i Santi si concretizzò attraverso l'architettura sacra...

Squarci di sottoBosco 7/10

 

Don Bosco e l'edilizia: quante chiese fece costruire? Dove?

 

SottoBosco 7/10

AVE MARIA, GRATIA PLENA

 

Quella volta don Bosco fu davvero temerario! Nel 1862, vedendo che il numero dei giovani ricoverati in oratorio aumentava sempre più e che i Salesiani iniziavano a muovere i primi timidi passi, aveva concepito in cuore un disegno grandioso: edificare a Valdocco una magnifica chiesa, che avrebbe dovuto diventare il cuore pulsante ed il centro di irradiazione dell'opera salesiana nel mondo. Sarebbe stata dedicata a Maria Ausiliatrice dei Cristiani, la Madonna dei tempi difficili, come soleva dire don Bosco, che in questo modo desiderava esprimere concretamente alla Vergine Madre la gratitudine per come aveva guidato e condotto a buon fine ogni cosa, a partire da quel primo lontano sogno fatto all'età di nove anni. Come fare però? Di soldi non ve ne erano, la fontana in cortile si ostinava a non voler gettare marenghi, lo stato era in gravissima crisi finanziaria.

Eppure i lavori iniziarono, giungendo nel 1864 alla posa della prima pietra del grandioso edificio. Finita la cerimonia, prendendo in disparte l'impresario Carlo Buzzetti, don Bosco disse sorridendo di volergli dare un acconto per i lavori della chiesa. Carlo si attendeva denaro sonante, ma quale fu la sua meraviglia quando dal borsello di don Bosco si vide piovere tra le mani otto poveri soldi!! Eppure, come assicurò don Bosco quello stesso giorno, la Madonna pensò a provvedere il denaro necessario per la Sua chiesa. Nel 1868 la chiesa di Maria Ausiliatrice era terminata!

 

Questa non fu la prima follia edilizia in cui don Bosco si cimentò.

Nel 1851-52, fidando di quanto Maria gli aveva indicato in sogno, aveva intrapreso e portato rapidamente a termine la costruzione, sempre a Valdocco, della chiesa di san Francesco di Sales. E Maria Ausiliatrice non fu neppure l'ultima di queste sante pazzie architettoniche.

Nel 1878 inizia la costruzione della chiesa di san Giovanni Evangelista, completata nel 1882, mentre nel 1880, rispondendo con prontezza all'invito del Papa, don Bosco accetta di farsi carico delle spese e dei lavori per portare a termine la monumentale chiesa del Sacro Cuore a Roma, consacrata nel maggio 1887.

 

Tuttavia la passione di don Bosco per l'architettura sacra, o meglio il suo Amore a Maria ed ai santi, ha radici ancora più antiche. La prima chiesa fatta costruire da don Bosco non fu quella di san Francesco di Sales, non fu a Valdocco, non fu a Torino. Dobbiamo tornare ai Becchi, dove don Bosco era solito, già dai primissimi anni dell'oratorio, recarsi in autunno con alcuni dei suoi giovani, per trascorrere alcune giornate di serena tranquillità. La chiesa di Morialdo però era lontana e non agevole da raggiungersi a piedi, così don Bosco chiese al fratello Giuseppe di poter realizzare una piccola cappella in una stanza a pian terreno della sua abitazione. Detto fatto, l'8 ottobre 1848 don Bosco poteva così benedire la piccola cappella, dedicata alla Madonna del Rosario, di cui il 7 ottobre ogni anno i giovani di Valdocco celebravano la festa. Qui don Bosco celebrò fino al 1869 la festa del Rosario, qui nel 1852 don Rua ricevette l'abito chiericale, qui nel 1854 don Bosco incontrò Domenico Savio! Amore ardente, Amore che si fa concreto e solido come la pietra.

 

 

Matteo Rupil SDB

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