Testi a cura di don Vittorio Chiari per preparare una Via Crucis in cui fare memoria dei tanti innocenti che oggi vivono in prima persona la Via Crucis...
del 22 febbraio 2008
­LA PASSIONE DEGLI INNOCENTI  SULLA VIA DELLA CROCE
 
“E un dì mi accorsi:
c’era Uno in Croce;
si struggeva a guardarmi
in un’offerta soave:
solo mi voleva bene;
pi√π tardi intesi
la Sua parola interna
tu m’aprirai la porta del tuo cuore
e a tu per tu noi ceneremo insieme.”
 
(CLEMENTE REBORA)
 
 
VOCE – Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo… Ma come è possibile pregare con il frastuono di queste voci, di questa musica! Spegnete il registratore. Abbiate pietà!
 
UNO – Pietà è morta nel nostro mondo, dove i bimbi ogni giorno muoiono a migliaia, mentre attorno a loro c’è silenzio, indifferenza.
 
VOCE – Bimbi in troppe parti del mondo saltano per aria sulle bombe: in Cambogia, in Afganistan,nella zona dei Grandi Laghi in Africa:
Le hanno costruite non per uccidere, ma per creare zoppi, sciancati, ciechi, idioti.
 
TUTTI
Noi vogliamo divertirci!  Non fateci pensare! Abbiamo già sofferto tanto per conto nostro! Non vogliamo sentire altro. Lasciateci la musica!
 
UNO - Mentre bimbi rantolano in una fossa, è triste sentire che in altre parti della terra, c’è chi ride, canta, danza!
Senza pensare, in una grande risata crocifiggono ancora una volta il Figlio di Dio.
 
TUTTI
Cosa dici? Non siamo così egoisti e crudeli da mettere in croce un Innocente!
 
IL FIGLIO DI DIO - Ogni volta che fate questo  al più piccolo dei miei fratelli, lo fate a me!
Sono io il bimbo malnutrito, quello che vive in una baracca, sulle strade delle grandi città, sui metrò a chiedere soldi per sfruttatori violenti e seviziatori.
 
TUTTI
Cosa c’entriamo noi con questi  delinquenti? Noi non siamo della loro razza!
 
UNO
Ci vogliono molti colpi di martello per configgere un chiodo, molte spine per formare una corona e  noi, facciamo parte di questa umanità quando compiamo il male, il peccato.
Siamo tutti colpevoli, piccoli e grandi. Ecco perché vi invito a chiedere perdono del male commesso nel mondo contro gli Innocenti, fiori strappati troppo presto dall’albero della vita.
 TUTTI
Cosa possiamo fare per te, Cristo?
 
IL FIGLIO DELL’UOMO
Fa’ agli altri ciò che vuoi che gli altri facciano a te. Non fare agli altri ciò che non vuoi facciano a te! Aiutatemi a portare la croce  come il Cireneo fece sulla via del Calvario.
 
 
UNO DEGLI INFAMI CHE HANNO TRADITO COME GIUDA
 
Da una lettera di un Ex allievo
Quando mi sono sposato ho voluto avere con me don Vittorio. E’ stata una grande festa! I miei parenti erano venuti  dalla Sardegna con i costumi dell’Isola. A metà del pranzo di nozze,avevo invitato tutti  a salire sulle giostre, gli autoscontri del Luna Park, che c’era nella piazza del paese!
A distanza di pochi anni, ho tradito lei, i miei figli…  Me ne sono andato con un’altra.
Il mio figlio più piccolo si rifiuta di parlare, da quando sono andato via,  si è chiuso  in se stesso…
Mi sento come Giuda, ma non ho voglia di tornare indietro!
 
PER CHI TRADISCE LA FAMIGLIA, I FIGLI
SIGNORE PIETA’
 
 
UNA MAMMA CHE HA SAPUTO DARE LA VITA
 
Da una lettera di una mamma, morta a 42 anni
Non era la prima gravidanza,
Prima di lui erano nati altri cinque figli.
Il medico mi aveva avvisata: attenta, signora,
che potrebbe morire se nasce un sesto.
Se lo abortisce, ne ha sempre cinque:  può consolarsi.
Ringraziai quel dottore  e ho cambiato clinica.
 
L’ultimo dei figli, il sesto:
Io sono nato e mia mamma moriva
perché io avessi la vita!
Non basta l’eternità per ringraziarla!
 
PER TUTTE LE MAMME CHE SONO IN ATTESA
AVE O MARIA
 
 
> GESU’ SUBISCE LA VIOLENZA DEI SOLDATI, DELLA FOLLA
 
VOCE
 Un urlo immenso di miseria si alza al cielo. Chi può descrivere il dolore dell’uomo?
Quale mare può raccogliere il pianto di chi soffre, quale vento può smorzare le loro grida
 
IL FIGLIO DELL’UOMO
Padre, allontana da me questo calice:
 
UNO
Chi ascolta la voce dei poveri? La violenza sta dalla parte degli oppressori, mentre per i poveri non c’è chi li ascolti.
 
TUTTI
Più felici i morti di chi è rimasto ancora in vita.
 
 
TESTIMONI DEL DOLORE
 
Sono una ragazzina indiana, sono immigrata in Italia dove mi hanno adottato. A scuola mi sentivo emarginata, rifiutata. Un giorno mi hanno picchiata e umiliata: “Sei una bastarda”, mi hanno detto.
Erano in gruppo, tutti maschi della mia classe. Una settimana dopo, mi sono buttata gi√π dal terzo piano, mentre quelli uscivano di scuola.
Mi sono fratturata in tutto corpo, ma mi sono salvata miracolosamente, ma quale dolore per i miei genitori … (Ragazzina di 15 anni. Istituto Tecnico  di Reggio Emilia)
 
Io non volevo passare il compito in classe. Mi hanno rotto le costole a pugni, sono finita in ospedale (Ragazzina di seconda media)
 
E’ stato per un litigio da niente: mi ha dato un forte pugno in testa. Sono andato in coma per tre giorni.
Non era la prima volta che mi aggrediva e mi prendeva in giro, ho cercato di rispondere a parole e lui, più robusto di me… (Ragazzo di terza media)
 
Mi hanno aspettato fuori dell’Oratorio: “Tu hai offeso l’onore di mia mamma”. Non era vero, ma chi era con lui giurava di sì. Mi hanno picchiato con una catena e mi hanno derubato del cellulare e della catenina d’oro.  (Ragazzo di Prima media)
 
TUTTI
Signore liberaci dalla violenza,
dall’arroganza e dalla prepotenza con i deboli.
Liberaci dalla legge del branco, dei bulli,
per essere ragazzi  di pace con tutti.
 
 
I POVERI SONO NUMEROSI COME LA SABBIA DEL MARE
 
UNO – Signore tu hai detto:”Ama il prossimo tuo come te stesso. Hai anche detto: se non amerete i vostri nemici  non entrerete nel regno dei cieli. In questi duemila anni,  tutto è come prima: guerre, divisioni, è Caino che regna, non Abele.
 
VOCE - Fratelli, non sentite la voce dei poveri che vi chiama?
 
 TUTTI – Siamo forse noi i custodi di nostro fratello?
 
IL FIGLIO DELL’UOMO . Io, il Signore, ho fame e sete, milioni di miei fratelli hanno fame e sete.
 
TUTTI – Che colpa ne abbiamo noi? Lavorino, si diano da fare, non facciano i lazzaroni!
 
IL FIGLIO DELL’UOMO – Io, il Signore, sono forestiero e senza tetto. Milioni di miei fratelli non hanno casa.
 
TUTTI – Non pretenderete una casa tutta per voi. Non ce l’abbiamo neppure noi: siamo in affitto!
 
IL FIGLIO DELL’UOMO – Io, il Signore, sono nudo, senza vestito, sono malato, in carcere…
 
TUTTI – E’ colpa vostra: chi sbaglia, paga!
 
 
TESTIMONI D’AMORE
 
Io ho scelto di lavorare per i poveri! Sono stato fortunato!
Nella vita ho trovato chi mi ha aiutato nella mia povertà.
Ora ricambio,  voglio andare im Mato Grosso
(Pasquale, uno dei ragazzi di Arese)
 
Padre Herman mi ha raccontato dei 1200 ragazzi e ragazze uccise nella sua chiesa in Rwanda: non potevo fare finta di niente. La prima volta sono andato da solo, poi mi hanno seguito educatori e ragazzi del Centro…
Il Villaggio è rifiorito, con il nostro aiuto, quello di amici. La gente che ha subito il genocidio, ha ritrovato la speranza
(Massimo, educatore di Arese)
 
Quando ho deciso di partire per Poxoreo a lavorare per i poveri, mi hanno detto che ero matto.
Hai già avuto degli infarti, chi te lo fa fare?
Sono partito lo stesso per seguire l’esempio dei miei figli!
(Papà Attilio Giordani, morto tra i poveri per i poveri)
 
Ho cominciato ad andare alla Casa di carità a Milano! Sono tornato molto contento (Ragazzo di Arese)
 
 
> SUL CALVARIO
 
VOCE – Gesù è arrivato al Calvario, dove tre pali sono ritti verso il Cielo. La crocifissione è il castigo degli schiavi.
 
UN SOLDATO ROMANO – Era vietato crocifiggere un cittadino romano: legarlo era un’offesa; ferirlo, un delitto; ucciderlo, quasi un parricidio.
 
VOCE – La croce è riservata al Figlio di Dio.
 
TUTTI – Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso! Scendi dalla croce e noi crederemo in te!
 
VOCE – Guardate: ci sono tre uomini in croce: uno che dà la salvezza, un altro che la riceve, un terzo che la disprezza:
 
IL SECONDO LADRONE – Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!
 
IL PRIMO LADRONE -  Taci, lui è Innocente,noi siamo condannati per avere fatto del male, lui ha fatto solo del bene. Signore, ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno.
 
IL FIGLIO DELL’UOMO - Oggi stesso sarai con me in Paradiso.
 
LA MADRE MARIA – Che vi ha fatto di male mio figlio? E’ passato in mezzo a voi dicendo parole di pace, d’amore, ha aiutato i poveri,difeso i deboli, perdonato i peccatori.,
 
IL FIGLIO DELL’UOMO – Maria, ecco tuo figlio. Giovanni, ecco tua madre.
 
TUTTI – Ci doni tua madre, Signore, muori proprio solo!
 
LA MADRE MARIA – Gesù muore solo, come un delinquente, lui, l’Innocente, il figlio di Dio.
Muore come se le sue labbra avessero detto tutte le bugie del mondo, pronunziato milioni e milioni di bestemmie, come se le sue mani avessero ucciso, accoltellato, torturato milioni di persone nelle quattordicimila guerre della storia.
 
TUTTI – Signore tu muori per noi. Tu ci ami, anche se non ti amiamo; tu perdoni, anche quando noi non chiediamo perdono. Sei esagerato nell’amore!
 
IL FIGLIO DELL’UOMO – Padre, perdona loro, non sanno quello che fanno!
 
TUTTI - Ho pestato i miei compagni, i più deboli…
 
IL FIGLIO DELL’UOMO -  Padre, perdona!
 
TUTTI . Non mi va di lavorare e di studiare…
 
IL FIGLIO DELL’UOMO -  Padre, perdona!
 
TUTTI - Se potessi, farei fuori mio padre. Non mi sento di amare neppure mia madre.
 
IL FIGLIO DELL’UOMO -  Padre, perdona!
 
TUTTI - Io bestemmio sempre, anche per gioco!
 
IL FIGLIO DELL’UOMO -  Padre, perdona!
 
TUTTI - Io ho il vizio di rubare, non ce la faccio a rispettare la roba degli altri
 
IL FIGLIO DELL’UOMO  - Padre, perdona!
 
TUTTI – Faccio fatica ad essere libero dalle sostanze, dal fumo, dall’alcool…
 
IL FIGLIO DELL’UOMO  -  Padre, perdona!
 
UN GIOVANE – Anch’io, Signore, ti perdono.
Ti perdono per avermi dato un padre sbagliato, una madre da marciapiede.
Ti perdono per non essere nato da un gesto d’amore ma per un atto brutale di violenza.
Ti perdono per avermi fatto vivere tanti anni  sulla strada, tanti anni in istituto, ma tu perdona anche me!
 
IL FIGLIO DELL’UOMO – Padre, perdona!
 
UN SOLDATO – Via, facciamo presto, uccidiamolo! Spezziamogli le gambe!
 
CENTURIONE – No, lascia! Ecco, provo io con la lancia. Signore mio, dal tuo cuore, è uscito sangue ed acqua.
 
VOCE – Erano le tre del pomeriggio, quando Gesù, emesso un alto gridò spirò.
 
IL CENTURIONE: - Costi era veramente il Figlio di Dio. Mai visto uno morire così!
 
TUTTI – Signore, io credo ma aumenta la mia fede!
 
 
VOCE – Il Figlio dell’Uomo è morto. Ha un nome dolcissimo: Gesù! E’ là in alto sulla Croce,tutti lo possono vedere.
 
TUTTI – Chi ti guarda, è salvo.
Il buon ladrone ti guarda ed è salvo.
Pietro ti guarda ed è salvo.
Il centurione romano ti guarda ed è salvo.
I poveri ti guardano e sono salvi.
Noi ti guardiamo e siamo salvi.
 
UNO – Dopo essere morto, lo tolgono dalla croce. Per deporlo, lo schiodano e viene deposto  nelle braccia della Madonna, Maria madre sua.
 
LA MADRE MARIA – Povero figlio mio, come ti hanno ridotto!
 
GIUSEPPE D’ARIMATEA – Donna, so che non hai dove seppellire il Figlio. Posso darti la mia tomba. E’ nuova.
 
VOCE – Gesù non ha la tomba come i poveri del mondo, come i morti anonimi in guerre volute dai potenti, come chi muore per strada per le vie di Calcutta,
delle grandi periferie di città.
 
LA MADRE MARIA – Cristo è morto,  è stato ucciso!
 
VOCE – La responsabilità non è solo dei Farisei, dei Capi del popolo, di Caifa, Pilato,Anna, Giuda, poveri nomi di poveri uomini, la responsabilità è anche nostra!
 
TUTTI – Perdona, Signore,  se abbiamo pronunciato parole amare, urlato la rivolta,  se abbiamo calpestato il fratello.
 Perdona se abbiamo peccato contro il Cielo e contro di Te.
 
 
> SUA MADRE MARIA DOPO LA RISURREZIONE
 
Tornai a casa la sera con Giovanni, ma sentivo che il Figlio non era perduto per sempre.
Era il  momento del silenzio, ma il cuore di una mamma non si inganna mai.
Non era giusto che morisse prima l’Agnello della pecora!
E’ accaduto perché il Figlio era venuto per liberarci dal peccato, liberarci dalla morte eterna.
Doveva per questo dare la prova suprema d’amore…
Fino all’ultimo respiro ci ha amato,  ci ama.
Figli miei, non abbiate paura, io vi sono accanto perché abbiate a vivere come ha vissuto Lui, amando,  senza tenere niente per sé, accogliendo, accettando tutti.
Il Cristo Risorto ora vi attende alla sua Mensa, pane spezzato per tutti.
don Vittorio Chiari
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