Novena Maria Ausiliatrice / 2 giorno
Domenico Savio aveva una profonda devozione alla Madonna, le voleva bene come un figlio. Con queste semplici parole: “Maria, ti dono il mio cuore, fate che sia sempre vostro!” si consacrò a Maria nel dicembre del 1854.
Due anni dopo, con l'approvazione di Don Bosco, fondò la “Compagnia dell’Immacolata”, sia per onorare il culto della Madonna che per aiutare tanti suoi coetanei a prendersi cura della loro anima.
I soci, oltre a portare devotamente una medaglia, dovevano avere “una sincera, filiale, illimitata fiducia a Maria, una tenerezza singolare verso di Lei, una devozione costante” e dovevano essere “amorevoli con il prossimo ed esatti in tutto.”
Infine, consigliava ai membri della Compagnia “di scrivere i SS. Nomi di Gesù e di Maria prima nel cuore e nella mente, poi sui libri e sopra gli oggetti che possono cadere sott’occhio.”
Nella Compagnia ogni socio doveva curare dei “clienti” che, nel loro linguaggio segreto, erano i ragazzi di cui ogni socio doveva diventare angelo custode finché non riusciva a metterlo sulla buona strada.
Don Bosco, poco dopo la morte di Domenico, in sogno chiede al ragazzo che cosa l’abbia confortato di più nel momento del trapasso e questo gli risponde: «L’aiuto della Madonna».
Maria, potente aiuto per don Bosco e per i nostri santi,
in questo secondo giorno della novena ti affidiamo la nostra vita,
la pace nel mondo, la grazia che portiamo nel cuore.
Aiutaci ad essere come Domenico: capaci di prenderci cura delle anime di chi ci viene messo accanto.
Tienici, Maria, sotto il tuo manto. Amen.
+ Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.
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