Centinaia di migliaia di persone sono sfollate. Quattro milioni di abitanti sono stati colpiti dalle devastazioni causate dal tifone, e moltissimi di loro stanno cercando di sopravvivere senza cibo, ripari o acqua potabile.
Parla di "caos assoluto" il capo della Croce Rossa filippina, Richard Gordon, nel descrivere la situazione nel paese dopo il passaggio del tifone che ha devastato completamente la regione dove si è abbattuto. Le stime delle vittime parlano di 10mila morti solo nella zona di Tacloban e di centinaia di altri in altre zone.
Centinaia di migliaia di persone sono sfollate. Quattro milioni di abitanti sono stati colpiti dalle devastazioni causate dal tifone, e moltissimi di loro stanno cercando di sopravvivere senza cibo, ripari o acqua potabile.
La comunità internazionale ha avviato una gigantesca operazione di soccorso ma le squadre intervenute hanno avuto enormi difficoltà a raggiungere le zone interessate. "Ci sono persone morte ovunque, distruzioni enormi", spiega Gordon parlando con la BBC. "È un caos assoluto ora, ma si spera che la situazione migliori con l'arrivo poco a poco in tutte le zone di generi di prima necessità". Le strade di accesso ora sono state perlopiù sgombrate e le zone più colpite sono state raggiunte: "Solo ora hanno potuto raggiungere quelle regioni e stiamo cominciando a far arrivare il cibo necessario, così come l'acqua".
Tra le macerie di una delle città filippine più gravemente danneggiate dal passaggio del tifone Haiyan, è venuta alla luce anche una 'bimba del miracolò: La piccola è nata in una struttura di un aeroporto devastato che è stato trasformato in un ospedale improvvisato, in un letto fatto di legno compensato, in mezzo a sporcizia, vetri rotti, lamiere contorti e ogni sorta di detriti. Felice, anche se stremata la madre, Emily Sagalis, che chiamerà la piccola Bea Joy in onore di sua madre Beatriz, una delle vittime nell'ecatombe.
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