Una proposta per sintonizzarci sulla Misericordia

Per prepararsi al Percorso della Misericordia che sarà allestito nel foyer superiore...

Una proposta per sintonizzarci sulla Misericordia

 

Abbiamo avuto un'idea per preparare il cuore alla visita del Percorso della Misericordia, che vuole darci l'opportunità di vivere un po' di Misericordia Salesiana accompagnati dalla storia di Michele Magone.

 

La novità che vi proponiamo è questa: pubblicheremo il racconto di qualche realtà salesiana che, in Italia, vive le opere di misericordia come missione.

 

La prima che pubblichiamo è l'esperienza di LIBRINO: un quartiere particolare di Catania in cui i salesiani hanno a che fare con le fasce più deboli della società...

 

 

Buona lettura!

 

 

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Una bella realtà salesiana, dove quotidianamente si incarna lo spirito di misericordia che ti porta ad andare ed aprire le porte alla periferia.

 

Casa e cuore. Welcome to Librino!

 

Librino, quartiere della periferia sud ovest di Catania di circa 90.000 abitanti. Nella metà degli anni Sessanta è un piccolo borgo agricolo con grandi masserie che l’architetto giapponese Kenzo Tange progetta come “città satellite” in grado di offrire alle persone abitazioni e strutture sociali, scolastiche e religiose che lo rendano autonomo dalla città.

Con il passare del tempo, l’ambizioso progetto viene purtroppo disatteso e stravolto, anche a causa della cattiva gestione delle amministrazioni locali e della massiccia edificazione abusiva.

Librino diventa un grosso “contenitore” che accoglie le fasce sociali più deboli della città. Manca di infrastrutture essenziali e luoghi di incontro e di aggregazione, cresce il degrado, e non solo quello ambientale. Si sviluppa come il classico quartiere dormitorio di periferia, caratterizzato da una forte criminalità organizzata e minorile, e diviene “un quartiere senza regole, dove la professione è lo spaccio e la rapina”.

 

E’ qui che il 24 ottobre 2005 tre Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Sicula “Madre Morano" aprono l’oratorio “Giovanni Paolo II”, in una masseria data in comodato gratuito dal Comune di Catania. Anche grazie alla costruzione di una significativa rete sociale con istituzioni statali e private e varie agenzie educative, le suore realizzano negli ambienti dell’oratorio laboratori per le donne, il doposcuola, il Grest durante l’estate, e tante attività orientate alla crescita integrale dei bambini, dei giovani, delle donne e delle famiglie. Collaborano nella catechesi e nell’animazione in alcune parrocchie del quartiere, svolgono attività di animazione di strada e offrono il loro accompagnamento spirituale ai giovani del vicino Istituto penale minorile della Bicocca. Negli anni l’oratorio diventa il punto di riferimento del quartiere e l’unica alternativa alla strada per tanti ragazzi. Ci sono state tante esperienze di crescita e di bene, ma non sono mancati atti vandalici e tentativi di intimidazione. Tutto è servito per rafforzare nelle tre Figlie di Maria Ausiliatrice e negli animatori e nei volontari il desiderio di continuare a seminare la vita e il bene a Librino, la gioia di “ regalare bellezza ed eleganza” anche in un contesto faticoso e difficile.

 

Ecco quanto ci dico le suore della comunità di Librino: “Noi vogliamo che i nostri ragazzi abbiamo un cultura, una propria coscienza - ribadiscono le tre suore - Vogliamo far arrivare nelle coscienze di tutti i messaggi d'aiuto e d'amore per il prossimo. Con i nostri laboratori tanti hanno potuto finalmente dare sfogo a tutta la loro creatività e capire che in ognuno di noi ci sono grandi potenzialità». Valori importanti che tolgono manovalanza alla criminalità locale perché qui spesso i più piccoli sono utilizzati come corrieri per la droga o per spacciare.”

 

Continuiamo a sostenere questa realtà con la comune preghiera!

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