Ecco quanto abbiamo vissuto lo scorso weekend con il cammino MGS Triennio a Conegliano
Come al solito per l’incontro MGS triennio, del weekend scorso, mi sono ritrovata a fare la borsa all’ultimo, facendo un po’ tutto di fretta. Ed è così che mi sono dimenticata di mettere in valigia il dentifricio (meno male che me lo ha prestato poi Silvia), i fazzoletti (grazie Marta che ce li avevi tu) e il diario su cui scrivere gli appunti (ho dovuto ricorrere ad un semplice foglio di carta). Ecco la fretta cosa mi ha fatto fare. Dimenticare un sacco di cose.
E, ironia della sorte, proprio di fretta abbiamo parlato nell’incontro formativo del sabato. Aiutate dal brano di vangelo in cui Maria visita sua cugina Elisabetta, abbiamo avuto modo di riflettere sul tema della “fretta”, ma quella sana, quella che ti fa alzare in piedi per aiutare subito chi ne ha bisogno. Non quella “cattiva”, che ci fa fare le cose in modo superficiale. Aiutate dalle suore e animatrici più grandi abbiamo cercato di vedere come viviamo in casa, a scuola, tra amici, sui Social, il nostro agire “di fretta”. Per capire da cosa siamo spinte a fare certe azioni.
L’incontro è poi proseguito con la cena al sacco e un grande gioco in palestra, divisi a squadre abbiamo giocato, cantato (fantastico il karaoke), danzato (come può mancare il momento Just-Dance?) cercando di conquistare quanti più territori possibili, sulle orme di Risiko.
La serata si è conclusa con un breve ma intenso momento di preghiera con la classica buonanotte salesiana. Poi, a nanna…ma con un’ora in meno da dormire! Proprio quel weekend si tornava all’ora legale!
La domenica mattina dopo colazione e la preghiera di affidamento, ci siamo divisi in due gruppi di lavoro alternandoci tra due attività. Nel primo gruppo abbiamo realizzato dei coniglietti di carta, con stile creativo (mettendoci dentro due cioccolatini), che poi abbiamo consegnato alle anziane della casa di riposo. Nel secondo gruppo abbiamo invece ascoltato due belle testimonianze sul servizio. Mi hanno colpito molto le storie di queste due persone: un giovane che lavora alla “Nostra Famiglia”, con i ragazzi più in difficoltà dal punto di vista clinico, e un signore che da sempre lavora in mezzo ai ragazzi più difficili (che vivono in comunità) come docente di lettere. Ho compreso che c’è tanto lavoro da fare… e che va fatto in “fretta”, nel senso che i giovani (come me) hanno bisogno di aiuto concreto subito. La loro testimonianza mi ha fatto pensare molto a come posso io spendere il mio tempo per gli altri… ma non solo il tempo… forse anche la vita! Vedremo…
Il secondo momento della mattinata, dopo questa prima attività intervallata da un momento di ricreazione, è stato il tempo dedicato alla preghiera di adorazione, con le domande di riflessione e la lettura di vari testi che ci hanno aiutato ad andare in profondità nel tema.
Dopo pranzo abbiamo avuto la preziosa opportunità di condividere con gli altri del gruppo (in totale eravamo una cinquantina di ragazzi, divisi in gruppi da 8-10 persone) quanto abbiamo riflettuto nel corso dei due giorni. Sempre molto prezioso questo tempo. Ho avuto l’occasione anche di conoscere altri giovani e la realtà salesiana da cui vivono!
Non so come hai letto questo articolo, spero non di fretta. Se anche lo fosse, spero sia stata una fretta sana, attenta, salutare. Una fretta che ti va venire voglia di partecipare al prossimo incontro.
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