Wuerl: “Il `sogno´ di Martin Luther King vivo dopo 50 anni”

Il cardinale arcivescovo di Washington ricorda il grido “I have a dream”

Il «sogno» di Martin Luther King «continua a essere vivo anche dopo cinquant'anni». Anche il cardinale arcivescovo di Washington, Donald William Wuerl, ricorda i cinquant'anni del grido «I have a dream» di Martin Luther King, sottolineando quanto anche la Chiesa cattolica in Usa sia impegnata per la giustizia razziale e sociale. «La maestosa statua di King, nel nuovo memoriale a Washington, ci ricorda il suo imponente impegno nel guidare la nostra nazione verso la piena consapevolezza dell'uguaglianza di tutte le persone dinanzi a Dio - scrive sul National Catholic Reporter, rilanciato dall'Osservatore Romano -. Il suo sogno, profondamente radicato nella preghiera e nella sacra Scrittura, continua a incoraggiarci a vederci gli uni gli altri come fratelli e sorelle figli dello stesso Dio amorevole».

«Con lui, nel Lincoln Memorial - ricorda Wuerl -, c'era monsignor Patrick O'Boyle, mio predecessore come arcivescovo di Washington, che pronunciò l'invocazione, pregando affinché `gli ideali della libertà, benedetti sia dalla nostra fede, sia dalla nostra eredita´ democratica, prevalgano nel Paese'». O'Boyle aveva incoraggiato i gruppi cattolici locali, le parrocchie e le università a partecipare alla marcia del 28 agosto 1963, «offrendo ospitalità a quanti venivano da fuori e facendo sfilare striscioni con i nomi delle rispettive parrocchie e organizzazioni». «Impegnarsi per la giustizia razziale e sociale era naturale per O'Boyle», sottolinea Wuerl.

«Rendiamo onore alle eredità di King e di O'Boyle proseguendo il loro lavoro - afferma ancora il cardinale di Washington -. Un impegno questo che oggi implica anche fornire opportunità educative a tutti i bambini, e in particolare a quelli che altrimenti sarebbero destinati a scuole troppo spesso definite `scarse´». Le 96 scuole cattoliche nell'arcidiocesi di Washington servono quasi 30.000 bambini della capitale e del Maryland, ricorda Wuerl. Molti di questi studenti appartengono alle minoranze e non sono cattolici. Per il prossimo anno accademico 2013-2014 l'arcidiocesi ha stanziato 5,5 milioni di dollari quale contributo alle tasse scolastiche, cifra che è quasi sestuplicata negli ultimi anni.


 

Tratto da lastampa.it

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