Edith Stein è una santa dei tempi moderni e il suo peculiare stile di femminismo è originale e pieno di saggezza. La donna è un dono unico ed insostituibile...
del 11 maggio 2017
Edith Stein è una santa dei tempi moderni e il suo peculiare stile di femminismo è originale e pieno di saggezza. La donna è un dono unico ed insostituibile...
Edith Stein è sempre stata una persona brillante. Nata in Germania nel 1891 e conosciuta con il suo nome religioso, suor Teresa Benedetta della Croce, ci si sarebbe potuto aspettare che conducesse una vita tranquilla lontano dai riflettori, visto che all’epoca le donne potevano ricoprire ben pochi ruoli a livello sociale rispetto agli uomini. Lei, invece, ha scelto di seguire la sua vera vocazione, che l’ha portata prima a partecipare a un programma di Filosofia molto rinomato presso l’Università di Gottinga e poi a insegnare e a convertirsi alla fede cattolica, finendo poi per entrare in un monastero carmelitano.
La vita affascinante di Edith Stein è stata stroncata quando è stata martirizzata in un campo di concentramento tedesco durante la II Guerra Mondiale, ma per via della sua vasta esperienza e del suo intelletto brillante è riuscita nei pochi anni che ha avuto a disposizione a scrivere e a pubblicare varie opere sulle donne e sulla loro vocazione.
Le sue idee hanno avuto un’influenza particolare su Papa San Giovanni Paolo II, che l’ha canonizzata nel 1998 dicendo che “l’esperienza di questa donna, che ha affrontato le sfide di un secolo travagliato come il nostro, diventa esemplare per noi”.
La Stein è una santa per i tempi moderni, ed è particolarmente acuta su cosa significhi essere una donna nel mondo moderno. Il suo peculiare stile di femminismo è originale e pieno di una saggezza di cui possono beneficiare anche le donne di oggi. La Stein stessa non è facile da categorizzare, e non si aspetta che anche le altre donne possano inserirsi in una semplice etichetta, spiegando invece il dono unico e insostituibile che rappresentano le donne per il mondo.
Ecco un piccolo esempio di quello che ha da dirci oggi:
Essere madre è nutrire e proteggere la vera umanità e farla sviluppare (Significato del valore intrinseco della donna nella vita nazionale)
Edith non ha mai dubitato del fatto che essere una madre sia una vocazione insostituibile a cui molte donne sono chiamate. Non tutte le donne devono diventare madri (lei non lo era) per condurre una vita piena e realizzata, ma solo una donna può essere chiamata a questa splendida vocazione. Spesso trascurata o considerata meno importante, Edith insisteva sul fatto che è una delle chiamate più nobili. Se siete madri, ricordate la dignità e l’importanza della vostra vocazione.
Ogni professione in cui l’anima della donna si realizza e che può essere formata dall’animo femminile è un’autentica professione della donna (L’ethos delle professioni femminili)
E allora, se le donne non sono limitate alla maternità, quali opzioni ci sono e qual è il limite di quello che possono fare le donne? Edith insiste sul fatto che la lista è infinita, e le possibili vocazioni disponibili per una donna sono qualsiasi professione o chiamata in cui la sua anima trova la sua vera dignità.
L’anima della donna è modellata come un rifugio in cui altre anime possono dispiegarsi (Principi fondamentali dell’educazione femminile)
Edith Stein è molto più intelligente di me, e quindi questa citazione non è facile da spiegare. Vale comunque la pena di farlo, perché quello che intende è piuttosto profondo. Una delle domande che pone continuamente è: “Possiamo davvero conoscere le altre persone, soprattutto quello che provano?” La sua risposta è “Sì”, perché la natura dell’animo umano, la ragione per cui esiste, è essere in relazione con altre anime.
È un modo complicato di dire che quello che dà davvero un significato alla vita sono i nostri rapporti. Per lei, le donne hanno il dono specifico di saper aprire la propria anima, il che dà significato alla vita degli altri. Nel mondo moderno, l’empatia non viene compresa o messa in pratica davvero perché non pensiamo sia possibile o semplicemente non la valorizziamo, ma Edith insiste sul fatto che è una vocazione preziosa.
L’anima della donna dev’essere espansiva e aperta a tutti gli esseri umani; dev’essere tranquilla, di modo che nessuna piccola fiamma venga estinta da venti impetuosi; calorosa di modo da non intorpidire i germogli più fragili… vuota di sé, perché la vita esterna possa trovarvi spazio; padrona di sé e anche del suo corpo, di modo che tutta la persona sia prontamente disponibile a ogni chiamata (Principi fondamentali dell’educazione femminile)
Per Edith, una donna che ha il pieno controllo di sé è libera di vivere per gli altri. La vera forza risiede nell’amore sacrificale che sostiene la debolezza altrui. In un mondo in cui il potere, la ricchezza e l’attenzione sembrano raccogliere tutte le lodi, è un buon promemoria del fatto che una donna trova gioia e felicità rendendo innanzitutto bella la sua anima.
Ogni donna che vive alla luce dell’eternità può realizzare la propria vocazione, sia essa il matrimonio, un ordine religioso o una professione (Spiritualità della donna cristiana)
Abbiamo tutti chiamate diverse nella vita. Non tutte le donne devono essere madri, o suore, o presidenti di una compagnia, ma qualsiasi cosa una donna sia chiamata ad essere la realizzerà al meglio comprendendo qual è la sua missione su questa terra e come questo contribuirà alla sua felicità duratura. Edith crede che qualunque sia la vocazione, bisognerebbe permettere che Dio ne faccia parte.
La donna cerca naturalmente di abbracciare ciò che è vivente, personale, integro. Curare, custodire, proteggere, nutrire e favorire la crescita è il suo anelito naturale, materno (L’ethos delle professioni femminili)
Siamo tutti deboli, è vero, e probabilmente siamo tutti imbarazzati dagli errori che abbiamo commesso in passato. Edith insiste sul fatto che le donne possono approcciare questi sentimenti quasi nel modo in cui lo farebbe una madre, vedendo le mancanze non come un elemento singolo da criticare senza pietà o come un modo per definire una vita intera, ma come un modo per avere una vita migliore e vedere le persone come un tutt’uno, un work-in-progress, capace di essere spinto alla grandezza.
[Le donne] comprendono non solo con l’intelletto, ma anche con il cuore (Problemi di educazione femminile)
L’intelletto è prezioso per avere un’intuizione sulle verità e sulle abilità fondamentali, ma quando conosciamo davvero una persona o una cosa, la nostra conoscenza ci aiuta anche ad amarle. L’obiettivo della conoscenza è amare queste splendide verità che scopriamo. Ciò vuol dire che il cuore, quando è combinato con la mente, è necessario per conoscere il mondo intorno a noi. Lo sguardo di chi ama vede più chiaramente, il che significa che qualsiasi cosa amiamo possiamo anche conoscerla. In un mondo in cui dominano la scienza e la tecnologia, non trascuriamo la preziosa conoscenza che viene dal cuore.
Michael Rennier
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