Sulla pelle delle bambine e ragazze, trascinate via con la forza, e sopra le teste dei governanti nigeriani, si sta consumando una vera “guerra nella guerra”. Con una soluzione che sembra attualmente lontana.
Tutto il mondo si sta mobilitando per salvare le 200 ragazze rapite dai terroristi. Ma servirebbe un esempio come quello di suor Rachele Fassera, trovatasi in una situazione simile nel 1996 in Uganda.