È trascorsa tra le consuete celebrazioni liturgiche e la spontanea partecipazione popolare la settimana centrale della peregrinazione dell'urna di Don Bosco nella Circoscrizione dell'Italia Centrale.
È trascorsa tra le consuete celebrazioni liturgiche e la spontanea partecipazione popolare la settimana centrale della peregrinazione dell’urna di Don Bosco nella Circoscrizione dell’Italia Centrale. Dall’inizio del mese di novembre la reliquia del santo dei giovani tornerà nel meridione italiano, questa volta, però, per visitare le opere dell’Ispettoria sicula.
Firenze ha dato il benvenuto all’urna di Don Bosco nella giornata di domenica 20 ottobre. Proveniente da Arezzo, l’urna è stata accompagnata fino alla parrocchia della Sacra Famiglia, da cui poi è stata portata in processione da molti giovani e simpatizzanti salesiani fino alla Basilica di San Lorenzo. Qui il vescovo ausiliare della città, mons. Claudio Maniago, ha celebrato la messa, seguita da una sessione per la venerazione dei fedeli e dalla veglia notturna.
Il giorno successivo, lunedì 21, sempre nella basilica di San Lorenzo, mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha celebrato l’Eucaristia di saluto.
A Perugia l’urna è arrivata martedì 22. Nel capoluogo umbro le celebrazioni sono state particolarmente sentite, anche per il concomitante anniversario di presenza salesiana nella città. “Sento il bisogno di chiedere a Don Bosco di benedire la nostra Perugia – ha detto l’arcivescovo della città, mons. Gualtiero Bassetti, durante la cerimonia d’accoglienza – Benedici gli operai e il mondo del lavoro, i nostri giovani, i nostri bambini e quest’opera che da 90 anni i nostri salesiani portano avanti per il bene spirituale e materiale dei giovani e della città. Benedici tutti i malati, i carcerati, le persone che soffrono, che sono sfiduciate e tutti coloro che si sentono abbandonati”.
Giovedì 24 ottobre la reliquia ha toccato la città di Macerata. A mezzogiorno circa l’urna è stata portata presso la chiesa dei Salesiani, dove è rimasta fino a metà pomeriggio, dapprima esposta per la venerazione dei fedeli e poi vegliata da vari gruppi giovanili e della Famiglia Salesiana. Successivamente è stata scortata nella cattedrale della città, dove i fedeli hanno potuto partecipare alla messa presieduta dal vescovo, mons. Giancarlo Vecerrica, e visitare una mostra su Don Bosco.
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