Dove c'è Dio c'è casa

Casa Gospel: l'album di thasup e Mara Sattei ci fornisce alcune belle indicazioni "stradali" per ricordarci di ritornare da Dio

«Il sogno cattivo è dentro di voi, dentro di noi, nelle nostre coscienze. La signorina è troppo pura, lei va, viene, respira e vive con la luce, oltre noi, oltre la nostra presenza. E tuttavia lei inconsapevolmente ci irradia, tira fuori dall’ombra le nostre anime nere e i vecchi crudeli peccati iniziano ad agitarsi, a sbadigliare, a stiracchiarsi, a mostrare i loro artigli gialli… Domani, dopodomani, chi lo sa? Una notte, questa stessa notte si sveglieranno del tutto»

(G. Bernanos)

Ci sono parti di anima che ad un certo momento si risvegliano. Spesso, però, si risvegliano le parti più oscure e cupe di noi: quelle più incattivite o ferite. E quando si svegliano, come dice Bernanos, ci lacerano il cuore con i loro artigli. Se ci guardiamo attorno lo vediamo chiaramente: persone divorate dalla solitudine, dall'ansia e dalla disperazione. È quello che succede quando ti senti fuori-luogo in te stesso. Orfano di te stesso e della vita. Cacciato di casa! Cerco un posto mio/tra le lacrime e altitudine.1 Stare fuori di noi ci fa dimenticare chi siamo. Scordiamo dove tende veramente il nostro cuore e la nostra vita: al freddo e al gelo, nel buio di una vita mancata. Perché non c'è un posto per piangere neanche dentro di me.2

 

 

«Ve ne sono di così ammalate e talmente avvezze a vivere fra le cose esteriori, da esser refrattarie a qualsiasi cura, quasi impotenti a rientrare in se stesse. Abituate a un continuo contatto con i rettili e gli animali che stanno intorno al castello, si son fatte quasi come quelli, e non sanno più vincersi, nonostante la nobiltà della loro natura e la possibilità che hanno di trattare nientemeno che con Dio». (santa Teresa di Gesù)

Per fortuna dentro di noi, nel castello del nostro cuore, ci sono anche parti luminose: memorie della nostra abitazione; parti d'anima dal profumo di stufa casalinga. Lì dove ti senti amato... Perché dentro di noi c'è Qualcuno che ci attende. Qualcuno che non lascia la nostra dimora disabitata. Qualcuno che continua ad aspettare il nostro ritorno in noi stessi. Ecco quello che emerge chiaramente da Casa Gospel, il joint album dei fratelli Mattei. Davide e Sara ci regalano un loro frammento di storia e un’istruzione preziosa: hanno ritrovato casa. E non c'è casa se non in Dio. Ebbene sì. Io che ho perso me, ma respiro se so che ci sei.3 Così si torna a vivere: letteralmente, nel caso di thasup (e della sua salute).

 

 

Fa sorridere, ma anche pensare il fatto che, nella scena musicale di oggi, si parli esplicitamente di Dio e di Gesù. Perché? Perché i due fratelli ci aiutano a capire una cosa: abbiamo tolto di mezzo Dio e siamo tutti più soli. "Dio è morto", diceva Nietzsche... Ma lui era già consapevole di quanto fosse drammatica questa notizia. Ora, invece, ci stiamo raccontando la favoletta che siamo liberi e contenti. Se, però, abbiamo il coraggio di guardare in faccia i mostri che ci allontano da noi stessi, capiamo che non è proprio così. Abbiamo perso la via di casa. Stiamo navigando senza un porto sicuro a cui attraccare. È già da un po' qui che non risorge il sole/Io chе ho visto la tempesta, vorrei stare altrove/Lontano da queste persone/Lontano dal mio stesso umore.4

 

Non è un caso che questo album esca poco prima di Natale, la festa di un Dio cocciuto. Se l'uomo non va a Dio, allora Dio va all'uomo. E lo fa perché ha deciso che senza di me non può stare. E io ho la presunzione di poter vivere senza Dio? Ma sto abitando nel mio cuore? O sono nel buio della notte? E allora cosa abita il mio cuore? Personalmente capisco ‘subito’ quando ho sbattuto la porta in faccia a Dio e me ne sono andato: le ombre dell'anima si agitano. E dentro di me c'è guerra civile: mi trovo divorato da ansia, dubbi, disprezzo di me... E questi ribelli interiori non riesco a dominarli. Chiaro. Egi è il re.5 Sì: Dio deve regnare nel nostro cuore. Questo dice il Natale. E questo ci consegnano Davide e Sara. Il potere di Dio è quello della piccolezza. Il Dio cristiano è il padrone di casa, quello che vuole che dentro casa tua tu ti senta amato. Sempre. Questo amore non risolve i problemi, ma guarisce le ferite.

L'amore tuo è vittorioso in noi

Ogni paura fugge via

Perché ora è Gesù, siamo liberi 6

 

 

Per questo siamo infelici: perché non sappiamo come guarire. E le medicine che ci troviamo da noi stessi non funzionano. In fondo, fa la differenza vivere fuori di casa in mezzo ai mostri, piuttosto che vivere in una casa con il Padre più buono del mondo. Questo è il Vangelo. Dove c'è Dio c'è casa. Ma Lui non ti obbligherà mai a rientrare nella tua anima. Continuerà ad aspettarti. Finché tu non tornerai. Perché Dio è così. Ha un'onnipotenza delicata: quella dell'amore. Forse dovremmo smetterla di raccontarci storie, rotolandoci nel nostro buio. Dovremmo smetterla di piangere per le tristezze che ci spaventano...

Torniamo a casa! I fratelli Mattei lo stanno provando a fare e ce lo hanno raccontato in musica.

Con i pesi che non puoi dimenticarе

Quando anneghi nel mare, butta a terra quel male

"Non ti puoi controllare", con un "amen" cade7

Pensi siano frottole? Pensi siano storielle per non guardare in faccia la realtà? Forse. O forse no. Forse, ti sbagli tu... Rientra in te stesso. Torna a casa. Il re ti aspetta. Non senti la sua voce da dentro il tuo castello? Sta urlando per chiamarti: è un pianto di un Bambino e un grido di un uomo Crocifisso. E solo quando sarai a casa scoprirai il segreto di una vita finalmente illuminata: vivere come il Padrone di casa. Mi inchino solo per arrivare agli altri:8 riportare a casa tutti i senza-tetto del cuore. A partire da te. E poi con te tutti gli altri figli di Dio. "Dai s'è fatto tardi: torniamo a casa", sembrano dirci Davide e Sara. Tanto nella casa del Padre ci sono molti posti...

 

 

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1 Posto mio.

2 Posto mio.

So che ci sei.

4 Posto mio.

5 Egli è il re.

6 Egli è il re.

7 Occhi miei.

8 One King.

 

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