Un team di scienziati dell'Oregon, negli Usa, è riuscito con successo a correggere il codice genetico di un embrione umano subito dopo la sua fecondazione...
del 10 agosto 2017
Un team di scienziati dell'Oregon, negli Usa, è riuscito con successo a correggere il codice genetico di un embrione umano subito dopo la sua fecondazione...
Un team di scienziati dell'Oregon, negli Usa, è riuscito con successo a correggere il codice genetico di un embrione umano subito dopo la sua fecondazione. L'esperimento degli scienziati americani mira a sradicare malattie ereditarie nei bambini in vista della nascita. Con noi don Roberto Colombo, genetista, esperto di malattie metaboliche ereditarie rare della Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica di Milano, membro della Pontificia Accademia della Vita.
"Lo scopo dell'esperimento è mettere a punto la tecnica per tentare di correggere i difetti del DNA che sono causa di alcune malattie genetiche ereditarie. E' l'ultima frontiera dell'ingegneria genetica, il cosiddetto 'gene editing', il taglia e cuci del DNA umano. Ma il taglio e la ricucitura può essere non sempre esatto, al punto giusto, e questo può causare gravi problemi alle cellule del corpo umano".
"Ritengo che sia alquanto inverosimile perchè modificare le caratteristiche apparenti di un essere umano è molto più complesso che correggere un singolo difetto genetico. Per cui l'applicazione più verosimile è l'uso di correggere i difetti del DNA del nascituro".
"Sono due i principali e gravissimi problemi etici che questi esperimenti sollevano. Il primo è legato al fatto che qualunque modificazione genetica apportata alle cellule germinali o agli embrioni nei primissimi stadi dello sviluppo viene trasmessa alla loro eventuale discendenza". "Pertanto allo stato attuale della tecnica il rischio di introdurre difetti ereditabili legati ad effetti fuori bersaglio è molto elevato, anche se in questi ultimi esperimenti - a detta di chi li ha eseguiti - il rischio sarebbe stato ridotto notevolmente ma non eliminato".
"E qui sta il secondo problema etico. Come afferma il comunicato del leader dei ricercatori che hanno eseguito gli esperimenti, gli embrioni umani, molte decine, sono stati tenuti in vita solo per alcuni giorni e poi distrutti perchè non vi era nessuna intenzione di farli impiantare nell'utero di una donna". "Generare appositamente, deliberatamente, degli esseri umani con un difetto genetico predeterminato per compiere su di essi esperimenti genomici e poi distruggerli, costituisce una strumentalizzazione della vita umana assolutamente inaccettabile". "Indegna di ogni ricerca biologica e medica che voglia essere responsabile verso la persona e l'umanità, come le istruzioni 'Donum Vitae' e 'Dignitas Personae' della Congregazione per la Dottrina della Fede hanno ribadito già negli anni 1987 e 2008".
"Negli Usa, conclude don Colombo, questi esperimenti non possono essere condotti con il finanziamento pubblico. Possono invece essere eseguiti con fondi non statali. Questo però non giustifica l'esecuzione di questi esperimenti sulla sola base che ci sono i mezzi per poterli fare". "Occorre che la politica si interessi alla dignità dell'oggetto o meglio del soggetto di questi esperimenti, che è un essere umano come noi all'inizio del suo sviluppo. Il compito della politica è tutelare i più deboli. In questo caso sono proprio gli embrioni umani. Ora, Il fatto che negli Usa alcuni ricercatori abbiano intrapreso questi esperimenti è preoccupante perchè porta ad una allargamento di esperimenti che sono eticamente inaccettabili".
Luca Collodi
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