Un percorso quaresimale per cambiare il nostro stile di vita, per essere buoni cristiani e onesti cittadini.
“uff… non ho proprio voglia di fare i compiti”; “Mi hanno chiesto di uscire con gli amici, ma non mi va… preferisco stare a casa in solitudine”; “Che noia, non mi passa più…”; “Perché devo pulire mettere in ordine la stanza se poi ritorna tutto sporco e in disordine?”
Questi appena descritti sono alcuni dei pensieri che ci fanno impigrire, che con l’andare del tempo ci portano ad essere “accidiosi” (L’accidia è uno dei sette vizi capitali).
La pigrizia si riferisce a una mancanza di voglia di fare qualcosa che richiede sforzo fisico o mentale. Può manifestarsi come una sorta di resistenza a fare le cose che richiedono energia o concentrazione, o come una preferenza per le attività che richiedono poco sforzo.
L'accidia invece si riferisce a una sorta di apatia o di indifferenza verso le attività o le responsabilità che si hanno nella vita. Si tratta di un senso di stanchezza emotiva e mentale che può portare alla procrastinazione (rimandare continuamente le cose da fare), alla mancanza di concentrazione, e alla difficoltà nel compiere compiti anche semplici. L'accidia può essere causata da una mancanza di scopo o significato nella vita, oppure da problemi psicologici o emotivi.
A te capita mai di sentirti così, affetto da pigrizia? Ti va di cambiare?
E infatti quando eravamo presso di voi, vi demmo questa regola: chi non vuol lavorare neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. (2 Ts 3,10-12)
La Parola di Dio, attraverso l’esempio di san Paolo, ci invita ad essere persone operose, che si guadagnano il pane attraverso il proprio lavoro. Occorre imparare a vivere (in pienezza) mettendosi in gioco, altrimenti si sperimenta l’apatia, la noia, la mancanza di motivazione, la procrastinazione, la difficoltà di concentrazione, la mancanza di energia, che sono tutte caratteristiche delle persone pigre.
Siamo chiamati a vincere la forza che ci spinge a non fare nulla, con una forza contraria, che è quella della carità, dell’agire per gli altri, al loro servizio. Fare opere di carità ci dona pienezza di senso nella vita e ci fa avvertire una felicità che, con l'andare del tempo, diventa gioia.
Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutare a vincere la pigrizia:
Stabilisci obiettivi: stabilisci obiettivi chiari e specifici per te stesso, in modo da avere un obiettivo da raggiungere. Assicurati che gli obiettivi siano ragionevoli e fattibili, ma anche sfidanti in modo da motivarti a lavorare sodo.
Fai una lista delle cose da fare: prepara una lista di attività da svolgere, in ordine di importanza e urgenza. In questo modo, potrai avere una visione d'insieme di ciò che devi fare e concentrarti sulla cosa più importante.
Utilizza la tecnologia a tuo vantaggio: usa strumenti come gli allarmi, le app di produttività e le liste di controllo per aiutarti a tenere traccia delle attività e motivarti a fare ciò che devi fare.
Elimina le distrazioni: elimina le distrazioni che possono interferire con la tua operosità. Ad esempio, disattiva le notifiche delle app e spegni il telefono o mettilo in modalità silenziosa.
Fai esercizio fisico: fare esercizio fisico può aiutarti a liberare l'energia e migliorare l'umore, aumentando la motivazione e la voglia di fare.
Ecco invece alcuni esercizi concreti per cambiare:
nei pensieri: “Cosa posso fare di bello e di buono per gli altri?”
nelle parole: “Faccio io”; “Aiuto subito”; “Hai bisogno di una mano?”
nelle opere: Faccio subito i miei doveri scolastici; aiuto in casa; dedico del tempo per il volontariato (animazione, aiuto del prossimo, etc.)
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