Un mese alla GMG e all'Incontro Mondiale del MGS: parla il Rettor Maggiore

A un mese dalla GMG il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Ch√°vez Villanueva, offre le sue riflessioni ai giovani del MGS.

Un mese alla GMG e all’Incontro Mondiale del MGS: parla il Rettor Maggiore

            

A circa un mese dalla 28ª Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) e dall’Incontro Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva, offre le sue riflessioni ai giovani del MGS del Brasile. Riportiamo di seguito l’intervista pubblicata sul sito della comunità di “Canção Nova” – il XXV gruppo della Famiglia Salesiana.

 

Come è partecipare ad un Incontro in un paese dell’America Latina, la sua regione di origine?

Ho avuto l’opportunità di partecipare a diverse GMG, in vari paesi, e sempre c’è stata contestualmente una giornata dedicata all’Incontro del MGS. E tutto dipende sempre dal numero di partecipanti e da come è stato preparato l’incontro. Indubbiamente, il migliore a cui sono stato, proprio per l’ottima preparazione, è stato quello di due anni fa a Madrid. Per molti giovani che hanno preso parte alla GMG il momento più bello e significativo è stato proprio quello che abbiamo vissuto ad Atocha, anche perché lì erano protagonisti di un evento e di un clima tipicamente salesiani.

Sono certo che, alla luce di questa esperienza, anche l’Incontro MGS a Rio de Janeiro sarà di grande intensità spirituale, con i tratti della spiritualità giovanile salesiana.

 

 Che idea si è fatto della preparazione all’incontro in corso nei vari paesi?

La preparazione che si sta realizzando in tutte le Ispettorie è molto buona. In Europa, per esempio, la maggior parte dei giovani non parteciperà direttamente, soprattutto per via dei costi del viaggio; ma i giovani si stanno preparando ugualmente alla celebrazione della GMG e per l’Incontro del MGS, per viverle lo stesso anche da “casa”. Potranno collegarsi con noi tramite Skype o le riprese televisive in diretta, quando il fuso orario lo consente.

Sono convinto che il maggior numero di partecipanti questa volta verrà dai paesi latino-americani, essendo più vicini al Brasile. Il motivo è sempre lo stesso: gli alti costi del viaggio, soprattutto in questo momento di crisi economica che stiamo attraversando. Ma la cosa più importante è che le Ispettorie si stiano preparando all’Incontro MGS nei loro paesi.

 

 Cosa si aspetta dall’Incontro mondiale MGS?

Le mie aspettative sono di rafforzare il senso di appartenenza al MGS, vivendo sempre in maggiore armonia con le grandi ispirazioni, le opzioni e i cammini di vita e di azione che Papa Francisco ci propone.

Sono sicuro che sarà uno stimolo per la festa che faremo nel 2015 per il Bicentenario della nascita di Don Bosco. Ad agosto 2015 l’Incontro mondiale MGS si farà ai Becchi, a Valdocco. E l’Incontro di quest’anno in Brasile sarà una grande preparazione.

 

 Quale messaggio vorrebbe lanciare ad un giovane che si sta preparando a questi appuntamenti?

Il mio messaggio per i partecipanti è di venire a Rio de Janeiro spinti dal desiderio di testimoniare la fede nel Signore Gesù Cristo, che solo può dare senso all’esistenza umana e garantire la fonte della felicità. Che siano disposti a condividere la gioia e la bellezza della fede in Cristo come discepoli appassionati di Gesù, per essere apostoli, soprattutto verso gli altri giovani.

Rio de Janeiro sarà piena di giovani cristiani che vogliono mostrare al mondo la gioia della gioventù, proclamare la fede nel Signore Gesù e rinnovare il suo impegno ad essere protagonisti di questo mondo tanto bisogno di profondi cambiamenti: per dare dignità, libertà e la qualità della vita a tutti, specialmente ai poveri e ai bisognosi.

 

 

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