Quindicenne tetraplegico deriso da due ragazze mentre si trova per strada con la madre. La donna si sfoga in un post...
del 29 giugno 2018
Quindicenne tetraplegico deriso da due ragazze mentre si trova per strada con la madre. La donna si sfoga in un post...
Andare a mangiare un gelato con il proprio figlio disabile e ritrovarsi davanti il volto deturpato di una gioventù senza valori, senza pietà. Si può sintetizzare più o meno così la vicenda di Bergamo, ben riassunta da un post pubblicato dalla madre di un quindicenne, gravemente disabile. “Se vi fa piacere condividete la mia storia perché non può e non deve più succedere”: conclude così il lungo post con cui la signora di Bergamo si è sfogata dopo che suo figlio è stato preso in giro pubblicamente da due ragazzine.
Sarebbe stata una passeggiata per le vie del centro, un gelato per difendersi dall’afa. Nessuno avrebbe potuto prevedere il triste epilogo. Due adolescenti sono ferme al semaforo, la signora e il figlio, tetraplegico dalla nascita, le superano e dopo poco a distanza di 20/30 metri sono costretti a sentire le ragazzine che ridono e bestemmiano. Una delle due scimmiotta la camminata del ragazzo, facendosi beffe di un dolore grande e di una condizione delicatissima.
“Non so dirvi che cosa ho provato in quel momento – si sfoga la madre su Facebook – ovviamente non sono stata zitta… ringraziando il cielo mio figlio mi ha fermata e con molta calma mi ha detto: mamma le persone così ignoranti vanno ignorate… io faccio così! Mi ha resa orgogliosa della sua maturità, a 15 anni sa dare lezioni di vita e sogna di laurearsi”.
Una lezione di vita certo, che però spinge la mamma a una riflessione più grande che interpella tutta la società civile: “Mi chiedo, ma che società stiamo creando? Mi rivolgo a tutti i miei coetanei che ormai sono genitori ma voi insegnate ai vostri figli a guardare le persone diversamente abili con occhi di ammirazione anziché dire a loro di non guardare oppure evitare l’argomento?! Perché loro sono i veri supereroi, non chi spende 600€ a serata o chi ha le scarpe all’ultima moda, solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore. Ricordiamoci una cosa, un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi”.
Il post, ripreso anche dal quotidiano locale L’Eco di Bergamo, a meno di 24 ore dalla pubblicazione aveva ricevuto oltre mille commenti di solidarietà e sdegno per il comportamento delle ragazze, ed era stato condiviso da quasi 5mila persone.
È vero spesso i più giovani sanno essere incredibilmente crudeli, ma è anche vero che la pietà non ha età e che spesso è proprio questo che manca al cuore dei nostri giovani, uno sguardo di compassione, di compartecipazione e di solidarietà. Mi domando chi è il vero disabile, il quindicenne tetraplegico o noi che non abbiamo occhi in grado di guardare la sofferenza altrui? E se fosse questo il vero problema?
Ida Giangrande
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