Il Servizio – Donarsi per gli altri

Carlo Acutis aveva compreso che la fede non è solo preghiera e devozione personale, ma si concretizza nell’amore per gli altri. Per lui, servire il prossimo significava vivere il Vangelo in modo autentico.

Non si accontentava di parole o buone intenzioni. Quando poteva, aiutava i poveri alla mensa della Caritas, difendeva i compagni più deboli, condivideva ciò che aveva. Risparmiava i suoi soldi per donarli a chi ne aveva bisogno e diceva spesso: “Non io, ma Dio.” Non cercava riconoscimenti, ma desiderava che ogni suo gesto fosse una piccola risposta all’amore di Cristo.

La sua passione per l’informatica non era fine a se stessa. Usava le sue competenze per diffondere il bene, realizzando siti web per le parrocchie, per il volontariato, per far conoscere i miracoli eucaristici. Per lui, internet era un mezzo per evangelizzare, non per perdersi in cose inutili.

Carlo sapeva che il servizio non è solo un’azione, ma un modo di essere. Era attento agli altri, sapeva ascoltare, dedicava tempo alle persone senza mai farle sentire di troppo. Non considerava nessuno insignificante.

La Quaresima è un tempo di conversione e di dono. Carlo ci mostra che servire non è un peso, ma la via per la vera gioia. Il suo esempio ci ricorda che ogni gesto di amore, anche il più piccolo, ha un valore immenso davanti a Dio.