Le Tentazioni – La Lotta per la Santità

Carlo Acutis non era un santo “fuori dal mondo”. Viveva nel pieno della modernità, con le sue sfide e le sue attrazioni. Amava il computer, i videogiochi, lo sport, aveva amici e una vita piena. Ma sapeva bene che esiste un rischio: lasciarsi trascinare dal superfluo, perdere di vista ciò che conta davvero.

"Tutti nascono come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie," diceva. Guardava i suoi coetanei e vedeva come spesso si lasciavano trascinare dalle mode, dal bisogno di apparire, dall’ansia di conformarsi. Non voleva vivere così. Non voleva sprecare il tempo in cose che non danno un senso alla vita.

Come Gesù nel deserto, anche Carlo ha affrontato le sue tentazioni. La tentazione di seguire la massa, di cercare il successo, di mettere se stesso al centro. Ma aveva chiaro che la vita è una battaglia, e che vale la pena combatterla bene.

Per questo aveva fatto scelte precise: viveva la Messa ogni giorno, si confessava regolarmente, pregava il Rosario. Non per abitudine, ma perché sapeva che senza Dio si diventa fragili. Resisteva alla superficialità con la forza della fede. E questa sua coerenza non passava inosservata. All’inizio alcuni lo prendevano in giro, ma col tempo chi lo conosceva ne rimaneva colpito.

Carlo non si è mai accontentato della mediocrità. Guardava in alto. E il suo segreto era semplice: restare saldo in Dio. La lotta contro le tentazioni non si vince con la sola forza di volontà, ma lasciando che Dio entri nel cuore.

La sua vita è un richiamo forte: la santità è possibile, anche oggi, anche in un mondo pieno di distrazioni. Ma richiede scelte. Non lasciarsi trascinare, ma scegliere cosa vale davvero. Carlo lo ha fatto. Ed è diventato un segno per tutti.